Consideriamo l’occupazione della ex scuola di Paradiso -Pietro Donato- un atto di civile solidarietà verso quelle famiglie che, in preda alla crisi creata dai ricchi che continuano ad arricchirsi, rischiavano di passare il Natale senza un tetto sopra la testa. Il cinismo della macchina economica ultra-liberista che stritola lo stato sociale non è più tollerabile, gli ultimi della “classe” sono i primi a pagare una crisi che non hanno creato; dal precariato si passa alla disoccupazione e in assenza di reddito ci si avvia verso l’onta dello sfratto. Le famiglie senza reddito e senza casa a Messina aumentano in modo esponenziale, ormai anche curarsi è un lusso riservato a pochi eletti. L’occupazione della ex scuola Pietro Donato è una soluzione emergenziale organizzata veramente dal “BASSO” per garantire un minimo di dignità alle tante famiglie colpite dallo stato di indigenza, avremmo di gran lunga preferito soluzioni “istituzionali” e definitive da parte dell’Amministrazione Comunale che in tal senso continua a mostrare deficit di risolutezza a sostegno degli inalienabili diritti di quella fascia sociale che dovrebbe essere riferimento per una giunta che pretende di cambiare Messina dal basso. Il censimento degli edifici pubblici utilizzabili per fronteggiare l’emergenza casa è operazione che l’Amministrazione doveva intraprendere da tempo, invece, l’azione dilatoria fatta di promesse non mantenute si è protratta fino a costringere gli attuali occupanti all’azione diretta per garantire diritti e dignità a chi la dignità è stata rubata. L’OR.S.A. è solidale con le famiglie occupanti e con il Movimento per il Diritto Alla Casa a cui avanza richiesta di ufficiale adesione. Il 25 dicembre una delegazione dell’OR.S.A. parteciperà alla cena autogestita che si terrà nella ex scuola occupata e non farà mancare il proprio contributo per costruire una “città di diritti”.
Mariano Massaro