di Roberto Gugliotta
La musica a Palazzo Zanca? Missione impossibile per tanti ma non per il sindaco Renato Accorinti. Non c’erano mai stati così tanti concerti e tanti direttori d’orchestra al Comune: c’è quello che suona la zampogna dei progetti creativi e quello che le suona all’Ato3. C’è il solista all’Urbanistica e quello che detta i tempi a Messinambiente. Perfino il Water front ha un suo organista. Però, bisogna dirlo, nessuno che abbia inciso sugli ascolti e soprattutto sugli incassi, e figurarsi: neppure eseguendo il Macbeth ne sarebbero capaci. Questo non vuol dire che non si debbano portare avanti programmi ambiziosi e financo concerti, anzi. Solo che per farli, e farli sempre meglio, bisognerebbe ogni tanto ragionare sulla poltica senza scopo di lucro. Personale! Che è, a quanto ci pare di leggere tra una inchiesta e l’altra, poco amata da dirigenti e amministratori messinesi. Per le più svariate ragioni. Poco amata perchè poco remunerativa. Poco amata perchè non è per la corte dei miracoli della politica generalista. Poco amata perchè, eticamente parlando, siamo ignoranti. Poco amata perchè in tanti anni, nessuno a Palazzo è stato capace di farcela amare. D’accordo gli eventi nel resto del Paese hanno poco aiutato i vari sindaci che si sono dati il cambio: tutto vero, tutto giusto. Ma con uno sforzo di lucidità si può anche sostenere che la politica di chi, di volta in volta amministra la città, è malconfezionata e che i "normali" assessori o esperti chiamati al capezzale dell’ammalato Messina, sono poco adatti per diffondere una qualità accettabile. Tanto è vero che in crisi non c’è solo la politica nel suo volto classico, ma anche quella classe imprenditoriale che si fregia del titolo di Confindustria ma che alla prova dei fatti e delle circostanze si dimostra leggera o creativa (ammesso che le distinzioni abbiano ancora senso). Ciononostante il sindaco buono Accorinti, per smentire i corvi che volteggiano su Palazzo Zanca ha promosso un grande concerto "Capodanno Made in Messina", evento patrocinato dal Comune e organizzato dal Centro Artistico del Mediterraneo (CAM), che si terrà la notte di Capodanno a piazza Duomo, dalle 21.30 sino all’alba: che gran regalo per gli ultimi! Il miglior figlio dello Stretto, ovvero l’assessore Perna, ha evidenziato che "in considerazione delle scarse risorse economiche, abbiamo rivolto un appello agli artisti della città e tra le proposte pervenute è stata scelta quella che qualitativamente riteniamo sia la migliore. Con la collaborazione delle circoscrizioni sono stati organizzati dieci spettacoli in cinque quartieri, mentre nel centro cittadino è prevista la notte di Capodanno. Dunque, acco la stupenda proposta dei rivoluzionari dal basso: un Capodanno Made in Messina. Evento gratuito e aperto alla città, è un programma innovativo rivolto ai giovani talenti autoctoni accanto a professionisti affermati, dove protagonista indiscussa sarà la musica con la voglia di dimostrare che esistono tantissimi professionisti sul nostro territorio. Un Capodanno che mira attraverso esibizioni musicali di vario genere a coinvolgere le risorse umane locali, un giusto mix fra intrattenimento musicale, arte e sociale; previsto anche un momento particolarmente spettacolare che riguarda la valorizzazione del Duomo e del Campanile…". Beh, lo confesso, non posso non simpatizzare con i delusi rivoluzionari che oggi si sentono orfani del vero Accorinti: lobbisti dello Stretto, liberate il nostro Renato, quello che oggi amministra Messina non è lui, ma una brutta copia del Renato che fu!!! Le passioni vere, libere, no profit, sopravvivono alle ferite più sanguinose, ma vogliamo dare agli ultimi il tempo e il diritto di non credere più a chi ha dimostrato di non essere vicino a loro, ma ai lobbisti del SISTEMA? Comunque sia venite gente, venite disoccupati, venite ragazze e ragazzi senza padrini alle vostre spalle, che possono confenzionare un bel curriculum artificiale. Venite senza fissa dimora, è Natale! E’ Natale anche nelle stanze chiuse di Palazzo Zanca!!! A conclusione della manifestazione, il sindaco porgerà gli auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo. In questo anno di "lutti messinesi", il saluto spesso va accompagnato dal commiato. Tocchi pure ferro il codazzo del sindaco, ma il tempo è il miglior giudice: più va avanti, più svela il bluff che c’è dietro. Musica di Natale o meno. Bye, bye Renatino…