Ci preme tornare sulla vicenda Ruggeri, non per opera di persecuzione verso il dipendente comunale reintegrato ma per stigmatizzare l’atteggiamento ambiguo dell’Amministrazione che con la conferenza stampa della vigilia di Natale ha provato a mettere una toppa peggiore del buco. Nella fattispecie si precisa quanto segue: la dichiarazione del sindaco che promette di non lavorare in futuro a stretto contatto con l’ex braccio destro di Buzzanca non è esaustiva della nostra richiesta di motivazione politica circa la riammissione in servizio del noto dipendente, né può considerarsi sanatoria della inattesa determina di reintegro nel posto di lavoro che continuiamo a giudicare un affronto per la città e discriminante per altri i lavoratori, meno blasonati, investiti da accuse minori e meno infamanti che restano sospesi in attesa dei tre gradi giudizio. Riteniamo altresì che il reintegro in servizio di Ruggeri sia antitetico alla politica di pulizia, giustizia ed equità propagandata dal movimento “Cambiamo Messina dal Basso” in fase di campagna elettorale. La dichiarazione del dirigente comunale Giovanni Bruno, secondo la quale «Si è trattato di ordinaria amministrazione e la politica non c’entra niente», risulta grossolana e volutamente generica per sorvolare su una questione importantissima che mostra i connotati del tentativo di mantenimento degli equilibri politici e innesca clamorosi precedenti nei rapporti fra l’Amministrazione e i dipendenti. Nel caso in cui Ruggeri dovesse essere condannato in forma definitiva e licenziato per forza di cose, l’Amministrazione dovrebbe dar conto alla cittadinanza dello sperpero di risorse pubbliche relativo agli emolumenti aggiuntivi da riconoscere all’ex Capo di Gabinetto della giunta Buzzanca dal giorno in cui riprenderà servizio grazie alla determina di cui trattasi. Consideriamo gravissime le dichiarazioni del dirigente comunale Giovanni Bruno che secondo notizie di stampa avrebbe asserito: « Accorinti non può leggere tutte le determine», significa che iniziative di tale importanza non sono decisione diretta del Sindaco votato dai cittadini ma volontà di singoli dirigenti, votati da nessuno, che ricoprono ruoli simili a quelli di Ruggeri, corrono gli stessi “rischi”, pertanto, hanno simili interessi… Per quanto esposto chiediamo al Sindaco di Messina di porre in essere ogni iniziativa utile a ripristinare lo status quo ante fino al pronunciamento definitivo della Magistratura. In nome dei cittadini lavoratori che ci onoriamo di rappresentare, alcuni direttamente coinvolti nella contestata gestione della cosa pubblica a suo tempo posta in essere da Ruggeri, riteniamo altresì doveroso suggerire “dignitose” dimissioni volontarie al Capo di Gabinetto Silvana Mondello che ha sottoscritto la determina in questione ed a tutti i dirigenti che hanno contribuito a renderla esecutiva, in alternativa chiediamo al Sindaco di ricollocarli in incarichi diversi da quelli attualmente ricoperti.
Mariano Massaro
Francesca Fusco