di Roberto Gugliotta
Mentre i messinesi, soprattutto i giovani, elogiano le gesta del sindaco Renato Accorinti – chissà poi perché, dato che non ha prodotto nessun risultato promesso in campagna elettorale – i palazzinari si danno pacche sulle spalle per la torta che andranno a spartirsi anche grazie alle direttive della Giunta rivoluzionaria dal basso. Si fa presto a chiamarle coincidenze ma non credo al fato, non in un luogo come Messina, dove nulla accade mai per caso. Anche l’elezione di un sindaco No Ponte. E vi spiego il motivo: un vecchio luogo comune dice che i buddaci sono un popolo conservatore che fa le rivoluzioni. A parole! Non a caso la struttura del potere in cui la dinamica delle due maggioranze incrociate si esprime incarna Accorinti sindaco la prima, e la Lobby dello Stretto la seconda. E’ una coesistenza imposta dalle ultime Amministrative che concilia simbolicamente quelle due maggioranze spesso contraddittorie. E aggiungo che che se ci pensate bene viviamo un’incognita pressoché totale su quale possa essere la (vera) classe dirigente del nostro prossimo futuro. Messina è piegata dalla crisi economica e disincantata dalle malefatte della politica locale. Molti cittadini disertano le urne e in questo spazio vuoto che i palazzinari, già protagonisti nel recente passato, lanciano l’offensiva in nome del Dio cemento. Pregiudizi personali o realtà? Stavo riflettendo sul nuovo PRG imperniato prevalentemente sulle aree Zir e Zis di recente nelle disponibilità del Comune di Messina. Premesso che tutti spingono in questa direzione con il favore di WWF, MAN, Genio Civile, Italia Nostra, giornale locale e Amministrazione dal Basso per salvare la città dalla cementificazione selvaggia, mi sono fatto due conti sull’importo stimabile della complessiva operazione. Fermo restando che si tratta di valutazioni per assoluta approssimazione e con dati presunti (ma che in ogni caso ritengo indicativi per quanto riguarda le dimensioni economiche). L’area interessata ha la superficie di circa 45 ettari pari a 450.000 mq. dalla quale si devono eliminare le tare (strade e servizi) che possono essere valutate in circa il 10% dell’intera superficie e, quindi, resteranno edificabili 405.000 mq. che per comodità si arrotondano in difetto a 400.000. Considerato che sarà possibile, in quanto centro urbano e in conformità con quanto già realizzato (i Granai), attribuire un indice edificatorio di 5 mc/mq a PRG (PiCo) approvato si avrà la possibilità di edificare 400.000 mq x 5 m = 2.000.000 di metri cubi di edificato. Poichè un appartamento di 100 mq. e di 3 ml. di altezza sviluppa una cubatura di 300 mc è possibile ricavare il numero di appartamenti potenzialmente realizzabili in quest’area che sarà 2.000.000 / 300 = 6.666 (che arrotonderemo per difetto a 6.600)… Ritenendo congruo un valore di € 100.000 ad appartamento il valore stimato della complessiva operazione sarà 6.600 x € 100.000 = € 660.000.000. Il dato in sè potrebbe anche non essere significativo ma se ci si chiede di chi sono le aree, se effettivamente giovano oltre 6.000 appartamenti, se esiste effettivamente la domanda di 6.000 appartamenti, come mai l’interesse verso queste aree inizia a manifestarsi subito dopo la fine del Ponte sullo Stretto, quali ripercussioni sociali (anche in termini di corruttibilità) avrebbe questa enorme massa di denaro in una città che vive di stipendi peraltro bassi, chi dovrebbe garantire e mettere a disposizione tali ingenti somme …. allora si potrebbe ipotizzare uno scenario diverso e, forse più inquietante. Aree come queste (Zir e Zis) in altre realtà urbane sono state riqualificate e destinate alla pubblica fruizione e al miglioramento della qualità di vita della popolazione, ma a Messina si continua a costruire in maniera indiscriminata e con il Nulla Osta (anzi con l’aiuto) degli Eroi dell’Ambiente. Può essere mai che la Delibera Salvacolline in realtà, è una Delibera Salvariciclaggio? Ecco perché sono dell’idea che si fa presto a chiamarle coincidenze. Non credo alla teoria della svista politico /amministrativa nè al gesto di un "pazzo isolato". Il messaggio è sinistramente nitido e io vedo un pericolo serio per la nostra qualità di vita in un luogo dove la corruzione è purtroppo presente. Difendendo l’ambiente tuteleremo la nostra città. E del resto chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso!