Stamattina alla ex Scuola "Pietro Donato" hanno fatto visita per la seconda volta i Vigili Urbani, ma stavolta senza nessun intento di mediazione o di comprensione, semmai ce ne fosse stato.
Il motivo della visita di "cortesia" è stato quello dell’identificazione per denunciare gli abitanti di Casa Paradiso per invasione di edifici pubblici, contestando loro gli art.110,633 e 639 bis. del codice penale. Riteniamo questo un atto grave, anche se atteso, che conferma l’utilizzo di dispositivi repressivi per bypassare il problema sociale e trattarlo come una questione di ordine pubblico. La legge è spesso arbitraria, rigorosa e intransigente con i deboli e timida con i potenti. Brandita come una clava contro chi commette illegalità per sbarcare il lunario e finanche per sopravvivere, per altri diventa uno "strumento chirurgico" per ottenere un salvacondotto e assicurarsi l’impunità dai reati commessi! Per l’appunto, come mai non viene applicata con il medesimo rigore la legge sulla graduazione degli sfratti in vigore dal primo di gennaio 2014? Quali interessi economici lo impediscono?
Ricordiamo che le famiglie in questione, alle quali era stata assegnata la scuola come sistemazione temporanea di emergenza, hanno ritenuto opportuno, sospinti da uno stato di necessità oggettiva, accelerare i tempi e occupare la struttura giacché gli sfratti e gli sgomberi erano imminenti. La Giunta, nonostante avesse preso le distanze dal gesto, ha ritenuto di non sporgere alcuna denuncia poiché ha compreso l’urgenza della situazione. Perciò chiediamo alla Giunta una presa di posizione netta e chiara sull’accaduto. Manifestiamo la nostra preoccupazione e indignazione circa i metodi adottati dalle Istituzioni che, per ristabilire l’ordine, spostano il disagio sociale e le questioni vitali della popolazione ( come il diritto all’abitare) nelle caserme e nelle aule di tribunale. Il circolo "Peppino Impastato", sin dal primo momento in questo conflitto insieme alle famiglie, sente profondamente l’ingiustizia compiutasi e valuterà insieme al "Movimento per il Diritto alla Casa" come reagire a questa operazione repressiva, individuando inoltre le cause e le possibili soluzioni per affrontare l’emergenza abitativa, sottraendo questa discussione dal terreno scivoloso della legalità e ricondurla debitamente sul terreno sociale e politico.
Rifondazione Comunista Messina – Circolo "Peppino Impasto"