Ascolto RadioTiranauno, dicono la loro i soliti politici sull’Italicum, il prossimo sistema elettorale frutto dell’accordo Renzi-Berlusconi. Parlano Brunetta, poi Romano, quindi gli altri scienziati della partitocrazia (i professoroni), la Serracchiani…, insomma tutte voci interessate. E mi chiedo: ma davvero reputano gli italiani così stupidi? Non che io mi ritenga granché intelligente però una riflessione mi sorge spontanea sentendo (e leggendo) delle prossime modalità di voto. Premio di maggioranza al 35%, liste (in mini-circoscrizioni) bloccate su 5 nominativi, sbarramenti elettorali vari dal 5 al 12% a secondo se la lista presentata stia o meno al gioco… La fondamentale perplessità deriva dalla domanda piú elementare: perché dovrebbero presentare lista tutte quelle formazioni che mai arriveranno a superare la soglia di sbarramento? A parte la difficoltà nel raccogliere fondi e firme ex-novo, quanti volessero proporre qualcosa di diverso sapranno già prima che i voti ottenuti finiranno nella spazzatura. Così decine di liste, comprese nella forbice dallo 0,1 all’8%, non otterranno neppure un deputato. Cumulando però, nel loro complesso,una buona percentuale di elettori non rappresentati in parlamento. Appunto, tutto qui il giochetto. Se partiamo da un dato prevedibile di astensionismo sul 25-30%, aggiungiamo schede bianche e nulle e consideriamo i voti inutilmente espressi a favore delle liste minori si potrebbe arrivare a una percentuale non lontana dal 50% di rappresentatività effettiva della futura camera. Che, in base ai calcoli del prossimo Italicum, vedrebbe andare al governo un partito (e un leader) con, al massimo, un 15-18% del voto reale degli aventi diritto. Metà (addirittura potrebbe essere maggioranza di fatto) degli italiani non sarebbe rappresentata in Parlamento. Con buona pace di quanti cianciano di democrazia e di volontà popolare. Questo tipo di ragionamenti vorrei sentire a RadioTiranauno assieme alle chiacchere dei professionisti della politica. Ma la Rai da questo orecchio non ci sente. Soprattutto via etere la partitocrazia esprime il proprio potere. Per giunta obbligando tutti a pagare il canone.
Vincenzo Mannello