Servizi sociali: non serve evocare cambiamenti epocali, si cominci con l’applicazione delle normative vigenti sulla trasparenza e anticorruzione, e un serio controllo di qualità dei servizi coinvolgendo anche l’utenza. La nuova programmazione non può, ad avviso della UILFPL, non tenere conto delle criticità del passato in cui il malfunzionamento del settore è dipeso anche dall’aver abdicato da parte di politica e burocrazia al ruolo obbligatorio di controllo e vigilanza sulla gestione e qualità dei servizi che garantisce utenti ed operatori. Etica, trasparenza, nuova organizzazione del Dipartimento, formazione per operatori e dipendenti, controllo e vigilanza sulla qualità del servizio, sono obiettivi primari, per garantire servizi di qualità e salvaguardia dei livelli occupazionali, qualsiasi modello gestionale si voglia programmare.
1) Trasparenza: l’accesso ai servizi inteso come esercizio di un diritto di cittadinanza non può essere ostacolato dalla mancanza di informazione sui servizi esistenti e sulle relative modalità e condizioni di accesso. La collettività ha bisogno di riacquistare fiducia nell’Amministrazione soprattutto nel settore nevralgico dei servizi alla persona . La trasparenza consente il controllo e la partecipazione democratica, il riacquisto della fiducia nell’Amministrazione e dovrà essere garantita dall’ inserimento di tutte le informazioni nel sito tematico, e completando la sezione Amministrazione Trasparente in atto priva di contenuti: a titolo esemplificativo nonostante il Comune programmi di incrementare i CAG nessuna informazione in atto compare sul sito web per consentire ai cittadini di conoscere chi li gestisca, che servizi offrono ecc.. Si rammenta inoltre la scadenza del 31 marzo sugli obbiettivi di accessibilità per i disabili.
2) Sul fronte organizzativo degli uffici che ha refluenze dirette sulla qualità dei servizi chiediamo a) l’istituzione dell’Ufficio di Servizio Sociale rammentando che non è un’opzione ma un obbligo di legge (art. 5 della L.R. n. 22 /1986 e circolare Ass. reg. enti locali, n. 2/1999), ufficio ancora non istituito e presente già nel 1999 nel 50% dei Comuni siciliani; b) avvio nelle circoscrizioni del servizio di segretariato sociale, strumento di informazione e consulenza sui servizi offerti ma anche raccolta delle istanze, bisogni, suggerimenti e reclami per una nuova programmazione dei servizi, c) Istituzione dell’albo-elenco degli operatori sociali: la conoscenza delle risorse sociali consente la continuità dei livelli occupazionali anche attraverso percorsi di riqualificazione garantendo anche il ricambio generazionale.
3) Nell’ambito della dimensione ETICA nella gestione dei servizi chiediamo a) l’Inserimento del Dipartimento dei Servizi Sociali tra le c.d. aree “a rischio elevato” nel Piano Triennale della prevenzione e della corruzione che il Comune avrebbe dovuto pubblicare entro il 31 gennaio 2014 e che costituisce un vero e proprio programma di attività e un’opportunità di rilancio della macchina amministrativa. Tra le misure di gestione del rischio, al fine di evitare che eventuali parentele o situazioni di affinità con aggiudicatari possano impedire un obiettivo controllo sul corretto espletamento e sulla qualità dei servizi, chiediamo la rotazione di tutti i funzionari e i dipendenti , la formazione oltre che sulle tematiche della trasparenza sulle tematiche dell’accesso ai fondi nazionali e comunitari, ed inoltre che vengano acquisite tutte le dichiarazioni di eventuali incompatibilità ai sensi del DPR n. 62/2013 estendendone i relativi obblighi di condotta a tutti i consulenti e operatori che abbiano rapporti di collaborazione con l’Ente, a qualsiasi titolo.
4) Nei bandi, strumento focale per la migliore selezione degli operatori chiediamo l’inserimento di : a)Patti di integrità in attuazione della Legge 190/2012 da allegare all’offerta, a pena di esclusione, con inserimento di clausole di risoluzione o decadenza dal rapporto in caso di violazione degli obblighi, tra cui a titolo esemplificativo l’obbligo per l’operatore aggiudicatario di rendere noti tutti i pagamenti riguardanti il contratto stipulato, b) nominativi di responsabili di procedimento e assistenti sociali referenti di ogni servizio, garanti del controllo c) elencazione e descrizione dettagliata delle prestazioni offerte agli utenti al fine di consentire il controllo di qualità con il coinvolgimento degli utenti, d) specificazione dei requisiti (titoli ed esperienza) degli operatori, delle categorie contrattuali, che dovranno essere richiesti anche per le sostituzioni, e del costo orario del servizio, risoluzione del contratto per mancato rispetto del CCNL.
Segretario Provinciale UILFPL
Giuseppe Calapai