La tragedia, l’ennesima di una lunga scia di sangue che mette all’angolo la coscienza, che sgomenta, che inorridisce e che fa riflettere.
Uccidersi per un multa di 2.000 euro, mentre si fanno giochi di potere, si discute e ridiscute su chi sia il proprietario di una poltrona, in un’indifferenza totale.
Democrazia in Movimento, non può essere insensibile e non denunciare l’intollerabile situazione in cui uno Stato ancor prima di stabilire le regole, abbandona il cittadino a se stesso costringendolo a gesti estremi.
Proprio per questo Democrazia in Movimento fa appello al buon senso, o a quello che ne rimane, dei cittadini consapevoli che, ormai stanchi di delegare ad una classe politica inetta ed autoreferenziale e legata a doppio filo ad interessi particolari nazionali ed internazionali, vogliano prendersi carico in prima persona del futuro del Paese, attivandosi direttamente per riacquisire di fatto quei diritti costituzionalmente garantiti, che da ormai troppo tempo e sempre più spesso con tragiche conseguenze, ci vengono negati.