CASA SERENA: NO AL TAGLIO DI POSTI LETTO E DI SERVIZI, NO AL LICENZIAMENTO DEI LAVORATORI

Alcuni mesi addietro la UILFPL aveva chiesto all’Amministrazione Accorinti un impegno reale e concreto a sostegno della struttura di Casa Serena. Ma a oggi nessuna risposta è stata data, il 31 marzo scade la proroga e i lavori di messa a norma della struttura non sono stati ancora avviati, mentre la cooperativa in data odierna ha comunicato ai sindacati l’avvio della procedura di licenziamento per 103 lavoratori. L’eventuale ventilato ridimensionamento dei servizi di Casa Serena va scongiurato perché rappresenterebbe non solo una sconfitta grave per chi ha utilizzato lo slogan “cambiamo Messina dal basso”, ma perché sarebbe un’ulteriore perdita per la città di Messina ed in particolare per le categorie più svantaggiate. La strada obbligata della proroga con relativa riduzione d’orario per il personale è stato un provvedimento tampone che ha colpito i lavoratori. Mettere a norma la struttura è doveroso e lo sarebbe per tutti gli immobili comunali che non sono a norma, ridimensionare i costi e ridurre gli sprechi altrettanto doveroso, ma prima di ridurre posti letto e posti di lavoro sarebbe doveroso e propedeutico accertare sprechi, se ce ne sono stati, e verificare le eventuali responsabilità di chi li ha determinati. E’ impensabile – dichiara Pippo Calapai, Segretario Provinciale della UILFPL – che a pagare il prezzo della legalità della struttura siano solo utenti e lavoratori. Adesso ci aspettiamo una verifica seria e puntuale di tutti gli elementi di criticità della struttura, un esame dettagliato sulla congruità dei costi, un serio accertamento sugli eventuali sprechi e le responsabilità di chi li ha determinati se si intende porre mano a tagli, un serio piano di recupero e di rilancio della stessa puntando a intercettare tutte le fonti di finanziamento disponibili, al fine di garantire utenti e lavoratori.