di Emilio Fragale
Oggi, diversi miei amici personali, amici di lunga data, sono stati raggiunti da provvedimenti della magistratura inquirente. Il mio sentimento è di amarezza e di tristezza. Confido nella possibilità, per tutti loro, che riescano a dimostrare l’estraneità alle ipotesi di reati contestate e vengano scagionati dalle accuse dei P.M..
La vicenda delicata, complessa, drammatica merita ogni approfondimento e differenziazione in sede giudiziaria e in sede politica. La verità non potrà e non dovrà essere sottaciuta. Per carità, tuttavia, risparmiateci ogni sciacallaggio.
La lettura di comunicati sprezzanti o freddi o distaccati che esprimono tutto il vuoto di moralizzatori e rinnovatori e rottamatori inquieta al pari delle notizie di cronaca. Interpretare strumentalmente una diffusa delusione anzi indignazione anzi ribellione non rende onorevoli gli esecutori dello spartito.
Il mio amico Francantonio … Francantonio non solo per me ma per tutti (dalla persona più umile alla personalità più importante) … viene ora identificato e tratteggiato con la distanza del solo cognome.
Le prime reazioni del c.d. mondo politico manifestano compiutamente il “vuoto” nell’ergersi con toni impropri e insulsi a tutori del patrimonio di valori del PD. Fanno male anche silenzi tattici e ipocriti.
In questo momento mi sento di esprimere pietas per tutte le persone coinvolte.
Ci sarà un momento successivo in cui riflettere e agire per recuperare una autorevolezza politica che non è stata smarrita a causa della lente di ingrandimento sulla “formazione professionale” ma causa di uno scadimento nella formazione e selezione della classe dirigente … problema atavico esteso a tutte a tutte le formazioni sociali e partitiche … che né uno scandalo … né un processo … possono risolvere. Anche questa è questione morale!