di Emilio Fragale
Il Consiglio di Giustizia Amministrativa ha fissato l’udienza d’appello per il ricorso contro l’elezione a sindaco di Renato Accorinti, alle amministrative 2013: sarà il 28 maggio 2014.
Il PD di Messina non può e non deve attendere l’esito del giudizio per esprimersi sul merito politico della vicenda. I ricorrenti sono legittimati a proseguire nella azione. Felice Calabrò è legittimato a rivestire – in ipotesi di esperimento vittorioso della causa di secondo grado – la carica di primo cittadino. Il PD può e deve esaminare la questione con il discernimento richiesto dalla responsabilità del momento, dalla responsabilità della memoria, dalla responsabilità della prospettiva. Il PD può e deve esprimersi sulla questione con il discernimento richiesto dalla responsabilità del momento, dalla responsabilità della memoria, dalla responsabilità della prospettiva. Il PD può e deve chiedere a Felice Calabrò di rinunziare ad assumere la responsabilità di primo cittadino se il ricorso dovesse essere accolto. Felice Calabrò può e deve manifestare le proprie intenzioni prima dell’esito del giudizio senza attendere il 28 maggio. Il PD sin d’ora deve proporsi come la forza politica più positiva, più propositiva, più costruttivamente critica nei confronti dell’amministrazione Accorinti. Comincia da questo passo il nuovo corso del PD messinese. Felice Calabrò può contribuire decisamente ad orientare il partito in direzione di sapienza, di consapevolezza, di autorevolezza … quella direzione che ri-chiede la comunità intera.