Il consigliere comunale Libero Gioveni, che lo scorso 19 febbraio aveva presentato all’Amministrazione una interrogazione con la quale chiedeva di far presentare ad anziani e disabili (a distanza di 2 anni dall’ultima volta) le istanze per il rilascio delle tessere gratuite ATM, denuncia la mancata applicazione della L.R. n. 9 del 1 ottobre 1992 a beneficio di alcune categorie svantaggiate.
Dopo quell’interrogazione – spiega Gioveni – l’assessore ai servizi sociali Mantineo aveva chiarito che nessun nuovo bando si era potuto redigere per venire incontro a chi 2 anni fa, seppur con una piccola compartecipazione ai costi delle tessere, aveva presentato regolare istanza, perché nel Bilancio di Previsione 2013 non era stata prevista alcuna voce per il beneficio e che quindi bisognava ormai aspettare il Previsionale 2014 per inserire eventuali somme.
Il consigliere, invece, ritiene che l’Amministrazione stia perseverando nell’abbinare insieme ciò che risulta frutto di delibere comunali subordinate ad una copertura finanziaria (ed è il caso degli anziani che in questo caso, purtroppo, per i motivi addotti da Mantineo, resterebbero al momento esclusi dal beneficio), da ciò che invece è previsto per legge per gli invalidi per servizio e in generale per i portatori di handicap.
La L.R. 9/92, infatti – chiarisce l’esponente Udc – che fa seguito alle precedenti leggi regionali 68/81 e 68/83 e che a supporto delle quali va anche la sentenza del CGA n. 686 del 20 giugno 2000 a favore dell’Unione Italiana Ciechi in un ricorso vinto contro la "Segesta Autolinee", non lascia spazio ad interpretazioni: il trasporto pubblico a favore dei portatori di handicap deve essere gratuito!
Tra l’altro, a seguito della predetta sentenza del CGA, venne emessa nel luglio del 2000 anche una circolare regionale con la quale veniva fatto obbligo alle aziende di trasporto di rispettarla scrupolosamente.
Inoltre – prosegue il consigliere comunale – la L.R. 9/92 è chiara anche sotto l’aspetto delle procedure: il Comune o l’ATM non devono anticipare affatto le somme, in quanto è la stessa azienda trasporti che dovrebbe trasmettere all’assessorato regionale competente l’elenco dei beneficiari e in funzione di ciò la Regione liquiderebbe il corrispettivo dei costi.
Pertanto, alla luce di tutto ciò e in virtù anche dei possibili ricorsi che le varie associazioni di categoria (Unione italiana ciechi, invalidi per servizio, invalidi civili, mutilati e invalidi del lavoro ecc.) potrebbero avviare contro Palazzo Zanca, Gioveni invoca da parte dell’Amministrazione il rispetto della normativa vigente in materia di rilascio gratuito delle tessere per il trasporto pubblico locale, a tutela di un sacrosanto diritto maturato dalle categorie svantaggiate.