In seguito alla presentazione da parte dell’On. Garofalo di una risoluzione presso la IX Commissione (Trasporti, Poste e Telecomunicazioni) della Camera dei Deputati, il M5S Messina, in sintonia con tutte le realtà del nostro territorio più sensibili alla questione del Ponte sullo Stretto e delle relative alternative di attraversamento, intende precisare quanto segue:
1) Non convince molto il modo in cui si fa riferimento alla questione Ponte sullo Stretto che viene espressamente etichettato come un’occasione mancata per la riqualificazione dell’intera area. Forse, a tal proposito, è appena il caso di ricordare come quest’ultima infrastruttura – così come la TAV, citata nella risoluzione come esempio dell’attenzione rivolta alle infrastrutture del Nord a scapito di quelle meridionali – rientri in un progetto politico neoliberista che mortifica le cosiddette infrastrutture di prossimità in nome del roboante e insensato impatto mediatico-economico della Grande Opera, inutile in quanto cattedrale nel deserto, proposta erroneamente come unica soluzione al problema della continuità territoriale.
2) La soluzione proposta per la riqualificazione dell’Area dello Stretto, che indica nel sostegno al project financing ed al partenariato fra pubblico e privato la panacea di tutti i mali, inoltre, non tiene conto di un dato fondamentale che chi conosce nel dettaglio la situazione locale, non può e non deve dimenticare. Tale approccio può considerarsi almeno superficiale, se non proprio complice di alcune annose logiche di feudalizzazione del territorio se non rimodulato magari secondo le linee proposte dall’attuale amministrazione della città dello Stretto e da altri movimenti cittadini fra cui lo stesso M5S, che propendono per la realizzazione di una flotta comunale di attraversamento. Sarebbe, quindi, forse il caso d’impegnare il Governo ad adottare misure atte a ribadire e rafforzare l’importanza della funzione pubblica dei trasporti e utili all’eliminazione dei meccanismi aberranti creati dal cartello d’imprese che gestisce l’attraversamento con il diretto coinvolgimento dell’attore pubblico nella gestione di un servizio essenziale per assicurare l’eguaglianza sostanziale dei cittadini cui si fa riferimento nella stessa mozione attraverso la creazione di una flotta comunale.
3) In merito al riferimento all’Area Metropolitana Integrata è appena il caso di precisare che sarebbe opportuno che la stessa non finisse per essere solo un contenitore creato a priori per la raccolta di fondi europei.
4) Condivisibile è il riferimento alla dismissione operata dalle Ferrovie dello Stato per ciò che riguarda i collegamenti con l’isola: probabilmente pur al di fuori della logica provincialistica di perorare la difesa del territorio allo scopo di raccogliere consensi, è doveroso se non altro segnalare che, malgrado la Sicilia abbia un numero altissimo di residenti che lavora fuori provincia, il trasporto su rotaia da Salerno in giù è rimasto al secolo scorso e il sistema di attraversamento è marginalizzato a vantaggio esclusivo dei vettori privati. Quindi, astrattamente condivisibile è il riferimento alla realizzazione di un sistema intermodale alternativo al Ponte, ma con le modalità di cui sopra e senza dimenticare l’adeguamento della linea ferroviaria, autostradale e degli approdi perché altrimenti ci si ritroverebbe all’interno dello stesso paradosso che alimentava la visione immaginifica e vuota dei sostenitori della grande opera.
Proprio sulla base di quanto su esposto, il M5S intende inoltre comunicare la sua adesione al corteo cittadino organizzato da "Stop Tir: Comitato contro Monopoli e Speculazioni" e previsto per sabato 29 alle ore 17.00 con concentramento a Piazza Cairoli. All’interno del comitato, il M5S intende proporsi principalmente come elemento catalizzante di un dibattito pubblico che consenta alla cittadinanza tutta di giungere alla consapevolezza che il problema dei trasporti sullo Stretto e la piaga dei Tir nel centro cittadino sono soltanto alcuni sintomi di un male molto più grave che affligge la nostra città ovvero la presenza di sacche di potere (economico, politico, affaristico, clientelare) il cui unico obiettivo è quello di mantenere in vita monopoli, rendite e speculazioni a vantaggio di pochi e a danno di tutta la collettività. In una città feudalizzata, inaridita, spolpata di tutte le sue risorse e della sua bellezza, crediamo che realtà come il nuovo comitato costituiscano germogli di una futuro possibile in cui l’iniziativa privata sia veramente a servizio di tutti.