CISL E UIL SU CASA SERENA E SERVIZI SOCIALI

"Al tavolo si discute una cosa e poi se ne fa un’altra. La conferma è che l’Amministrazione ha già fatto partire la macchina organizzativa per il trasferimento degli anziani in strutture ancora sconosciute". È critica la posizione delle Federazioni del Pubblico Impiego e dei Pensionati di Cisl E Uil rispetto alle dichiarazioni dell’Assessore Mantineo che, nel disporre la riprova di 30 giorni per Casa Serena, il tempo servirà solo per allocare gli anziani in altre strutture. "L’impegno – affermano Calogero Emanuele, Giuseppe Calapai, Bruno Zecchetto e Carmelo Catania – assunto alla presenza del sindaco e dei dirigenti, è stato quello di verificare tecnicamente ogni possibilità di mantenere gli anziani ospiti nel numero massimo possibile e consentito dagli spazi della struttura, senza inficiare l’esecuzione dei lavori. Chiaramente con la forza lavoro necessaria in rapporto agli ospiti". Resta, per la Cisl Fp, la Uil Fpl, la Fnp Cisl e la Uilp, il problema del personale in esubero per il quale "non può bastare – avverte Emanuele – una generica dichiarazione di tutela che dovrebbe essere inserita nei nuovi bandi. Come non può bastare l’ipotesi di riqualificazione del personale a carico della Cooperativa Azione Sociale. Proprio per quest’ultimo aspetto, onde evitare eventuali incongruenze e rischi, è necessario allineare la proroga di Casa Serena a quella di tutti gli altri servizi sociali, considerato anche che per la riqualificazione del personale occorre effettuare un minimo di 300 ore, impossibile in un solo mese".
I sindacati chiedono all’Amministrazione comunale di nominare subito un consulente tecnico che valuti l’applicabilità di tutte le condizioni e richieste espresse dalla Cisl su Casa Serena. "E non bisogna – concludono i rappresentanti sindacali – attendere la scadenza della proroga di trenta giorni, che ribadiamo deve essere allineata agli altri servizi sociali. Il rispetto delle decisioni assunte al tavolo eviterà la mobilitazione dei lavoratori che già vivono un momento di grande agitazione per l’incertezza lavorativa a causa delle posizioni contrastanti emerse nel corso dell’ultimo incontro".