L’imminente chiusura (temporanea?) della struttura di Casa Serena, con le inevitabili e pesanti ricadute sulla quotidianità degli anziani ospiti e, di riflesso, sulla situazione occupazionale degli operatori, impone una seria riflessione sulle ormai note criticità relative alla gestione dei servizi sociali. In attesa della pubblicazione dei nuovi bandi per l’affidamento dei servizi, è inevitabile chiedersi quale sia il futuro del terzo settore in città. L’UGL Giovani Messina esprime il proprio rammarico, rivolgendo ancora una volta all’Amministrazione Accorinti l’invito a un deciso e organico rinnovamento del modello gestionale dei servizi. «La situazione di Casa Serena si è evoluta, purtroppo, come avevamo previsto non più tardi di gennaio, successivamente alla tombolata solidale natalizia che organizziamo ogni anno per gli anziani» – dichiara Graziano Giuffrida, Coordinatore Provinciale; «in quella occasione abbiamo sottolineato l’assoluta necessità di rivedere diversi aspetti relativi all’organizzazione e alla governance dei servizi nell’ottica della creazione di modelli virtuosi, già sperimentati in altre realtà italiane come quelle di Emilia Romagna e Veneto. La poca chiarezza manifestata più volte dall’Amministrazione ci induce a richiedere all’Assessore Mantineo risposte precise per la risoluzione di questi annosi problemi, ereditati da quella che fino a oggi è stata una gestione poco lungimirante del terzo settore in città». In questi giorni, il tema della ricollocazione degli ospiti di Casa Serena ha visto l’Assessore ai Servizi Sociali rilasciare dichiarazioni sommarie che non chiariscono quali siano le strutture pubbliche o private che ospiteranno momentaneamente gli anziani, né se le stesse siano a norma. L’UGL Giovani si interroga anche sulle modalità di conduzione dei lavori che interesseranno la struttura, sperando che la stessa non diventi l’ennesima incompiuta cittadina o addirittura luogo di bivacco per disagiati o delinquenti. Le questioni da affrontare per superare l’impasse che caratterizza la gestione dei servizi sociali e sanitari riguardano anche l’ipotesi che le attività erogate vengano prese a carico direttamente da Palazzo Zanca e non più demandate alle cooperative, la cui azione spesso è stata legata a un sistema clientelare che a lungo andare ha generato il collasso dell’intero apparato. Secondo Felice Panebianco, Coordinatore Regionale di UGL Giovani, «è vitale che sia l’Amministrazione comunale a gestire in maniera permanente il servizio, preoccupandosi di istituire un sistema che metta fine alle continue proroghe (dovute alla consegna a società esterne tramite i bandi) e che preveda il pagamento diretto dei dipendenti, oltre all’auspicabile assorbimento dei lavoratori anche nell’ottica di un ampliamento dei servizi a tutta la cittadinanza». I coordinatori Panebianco e Giuffrida confermano la piena disponibilità di UGL Giovani a un serio confronto con i vertici comunali per la riprogrammazione di un comparto di primaria importanza per il benessere della comunità.