
Preg.mo Direttore,
ho letto con attenzione il suo articolo sullo stato di agitazione del personale medico-infermieristico di ostetricia e ginecologia. Tuttavia posso solo, con amarezza, constatare che come spesso succede i sindacati si ergano a difensori della Patria quando il nemico è in fuga o in difficoltà. Perchè hanno aspettato il cambio di direttore generale per farsi sentire? Perchè non avevano il coraggio di andare contro il Potente Pecoraro o per tirare dalla giacchetta il futuro direttore Restuccia? O forse hanno paura che concorsi per graduatorie di medici e infermieri già espletati tra amici e parenti (vista la mancata pubblicazione sulla gazzetta ufficiale) possa essere resa vana dal nuovo arrivato? A lei non manca l’esperienza e la saggezza per valutare questi fenomeni anche se spero nel mio cuore di essere smentito.
Distinti saluti
Francesco Mondello