Sono finite le feste per la vittoria alle Amministrative di Renato Accorinti e oggi non solo ci ritroviamo con un pugno di mosche, ma con tante barriere in più. Quasi che ci fosse un bisogno impellente di bloccare le vie di transito ai cittadini. Peggio. Si dà l’idea di rinchiudere la gente in micro strutture con difficoltà per bambini e anziani di poter circolare comodamente per Messina. Prendete per esempio le chiusure delle vie secondarie nei pressi della zona tra il viale Europa – Villa Dante qualcosa di orrido. Che sia tornato di moda il MURO DI BERLINO? Forse che sì, forse che no visto l’idea settaria delle forze che tengono in sella il sindaco NO DIALOGO. Eppure delle tante rivoluzione promesse in campagna elettorale dal prof Accorinti quella delle barriere è la più bislacca. La rivoluzione dal basso è passata. E niente, quasi niente di straordinario è avvenuto: in nessuna parte del mondo istituzionale cittadino. Come mai tante bugie rivoluzionarie tutte insieme, e proprio in coincidenza delle richieste del SISTEMA? Al potere nulla si può rifiutare, vero sindaco? E chiudere le strade ai cittadini a quali progetti rivoluzionari risponde? Era previsto dal suo programma alzare MURI per la città? A noi non risulta si vede che cammin facendo ha deviato il corso della rivoluzione dal basso. Che non ha i nostri stessi punti di riferimento (ultimi, qualità della vita, assistenza ai più deboli, sport, regole, meriti). Come noi non abbiamo i suoi, purtroppo. Per questo invitiamo Accorinti a pronunciarsi sul passaggio del Viale San Martino chiuso alle fasce deboli. Come mai? Come si possono spiegare queste collettive, "apocalittiche" paure? Non era questa la rivoluzione che si attendevano i cittadini bensì altre: non regalare ulteriori spazi ai potenti, gli stessi che hanno ridotto in povertà Messina. Che hanno drogato i concorsi universitari a scapito dei più bravi. Che hanno occupato posti e istituzioni con feste e salsicciate. Ecco, magari è in quello spazio poco onesto che il nostro sindaco scalzo dovrebbe alzare muri e mettere steccati. Ma è difficile litigare con chi ti fa “governare”. Messina è Messina. A decidere le sorti è sempre la famelica LOBBY DELLO STRETTO. E che per fortuna, nella loro generosità, hanno lasciato qualcosa da pensare anche a noi. Se ne abbiamo voglia e libertà.