AlmaLaurea ha presentato il XVI Profilo dei laureati, l’indagine ha coinvolto 230mila laureati del 2013 di 64 Atenei aderenti da almeno un anno al Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea, tra cui l’Università di Messina, e restituisce la documentazione articolata sino al singolo corso di laurea. I laureati dell’Università di Messina coinvolti nel XVI Profilo dei laureati sono i 4.842 giovani usciti dall’Ateneo nel 2013. Tra questi, 3.062 laureati di primo livello, 1.077 laureati nei percorsi magistrali biennali e 536 laureati a ciclo unico.
Per capire gli effetti della riforma è possibile fare un confronto tra il complesso dei laureati di Messina del 2013 e i loro “fratelli maggiori” che hanno concluso gli studi in corsi pre-riforma nel 2004, anno significativo di riferimento. L’età media alla laurea nel complesso dei laureati di Messina del 2013 è di 27 anni contro i 28,4 anni dei laureati pre-riforma usciti nel 2004. Nel passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento, gli effetti positivi sulla regolarità negli studi sono evidenti: i laureati pre-riforma di Messina in corso nel 2004 erano appena il 5% contro il 41,5% del complesso dei laureati del 2013. Con la riforma crescono notevolmente anche le esperienze di tirocinio e stage che coinvolgevano il 14% dei laureati di Messina del 2004 contro il 71% dei laureati 2013. La tendenza al proseguimento degli studi, già elevata prima dell’avvio della riforma (riguardava il 69% dei laureati pre-riforma di Messina del 2004), viene confermata in misura leggermente maggiore: il 70% intende proseguire, valore che si dilata in modo particolare, raggiungendo il 77%, fra i laureati di primo livello del 2013.
Nella lettura dei risultati di seguito riportati è importante sottolineare che molteplici sono i fattori che possono influenzarli: l’offerta formativa dell’Ateneo, la diversa articolazione e organizzazione della didattica di ciascun corso di studio, il contesto socio-culturale di provenienza dei laureati e le esperienze maturate durante il corso degli studi universitari.
I laureati di primo livello 2013 dell’Università di Messina
Il 76% dei laureati di primo livello dell’Università di Messina non ha i genitori laureati; la media nazionale è del 74%. Significa che per la maggioranza dei casi il titolo accademico entra per la prima volta in famiglia.
Il traguardo della laurea è raggiunto in media a 26 anni; la media nazionale è di 25,5. Si tenga presente che il 22% dei laureati di Messina si è immatricolato con due o più anni di ritardo. Inferiore alla media nazionale è la regolarità negli studi: il 41,5% conquista il titolo in corso (con un 22% che si laurea al primo anno fuori corso), dato in linea con la media nazionale.
La riforma universitaria ha portato anche ad un aumento dei laureati che frequentano regolarmente le lezioni: il 61% dei laureati triennali ha frequentato oltre i tre quarti degli insegnamenti previsti; è il 68% a livello nazionale. I laureati dell’Università di Messina di primo livello che hanno svolto tirocini e stage sono il 78,5%, percentuale molto al di sopra della media nazionale (61%). L’esperienza di studio all’estero coinvolge il 5% dei laureati di primo livello dell’Università di Messina; la media nazionale è del 10%.
L’83% dei laureati dell’Università di Messina – è l’85,5% nella media nazionale – si dichiara complessivamente soddisfatto del corso di studi (il 33% lo è “decisamente”). Alla domanda se si iscriverebbero di nuovo all’Università risponde “sì”, ed allo stesso corso dell’Ateneo, il 56% dei laureati, un valore inferiore alla media nazionale (65%). Una percentuale che aumenta considerando anche i laureati che si riscriverebbero a Messina, ma cambiando corso (7%). E dopo la laurea? Il 77% dei laureati dell’Università di Messina intende proseguire gli studi, poco più di quanto avviene nel complesso dei laureati (76%). La modalità di prosecuzione più diffusa è la laurea magistrale (55%).
I laureati magistrali 2013 dell’Università di Messina
Il 72% dei laureati magistrali dell’Università di Messina non ha i genitori laureati. L’età media alla laurea nel complesso dei laureati magistrali dell’Università di Messina del 2013 è di 28,6 anni (la media nazionale è di 27,8 anni). Il valore elevato si spiega con il fatto che ben il 51% dei laureati magistrali di Messina si sono iscritti con due o più anni di ritardo rispetto all’età canonica.
L’analisi condotta mette in evidenza che si tratta di giovani che hanno concluso i loro studi in corso nel 55% dei casi – e altri 27 su cento terminano gli studi con un anno di ritardo – contro il 52% del complesso dei laureati magistrali. Nell’esperienza formativa dei laureati magistrali si riscontrano indici particolarmente elevati di frequenza alle lezioni: 56 laureati su cento dichiarano di avere frequentato regolarmente più dei tre quarti degli insegnamenti previsti. Si riscontra, inoltre, una consistente quota di chi fa esperienza di stage: 73 laureati magistrali dell’Università di Messina su cento; a livello nazionale è il 56%. Il 4% compie esperienze di studio all’estero. L’esperienza universitaria compiuta con la laurea magistrale risulta ampiamente apprezzata (sono decisamente soddisfatti 38,5 laureati su cento, altri 46,5 esprimono comunque una valutazione positiva). Tanto che 68 laureati su cento la ripeterebbero. Da segnalare che anche al termine degli studi magistrali rimane elevata la quota di chi intende proseguire la formazione: il 49% (in particolare, il 14% con un master universitario e il 13% vuole fare il dottorato di ricerca).
I laureati magistrali a ciclo unico 2013 dell’Università di Messina
L’approfondimento fa riferimento ai 536 laureati 2013 delle lauree a ciclo unico coinvolti nell’indagine.
Si tratta di laureati più favoriti dall’ambiente familiare di provenienza, che li vede uscire nel 50% dei casi da famiglie con almeno un genitore laureato, in gran parte con diploma liceale (85%). Arrivano al traguardo a 26,7 anni (la media nazionale è 26,8) e sono più regolari del complesso dei laureati magistrali a ciclo unico: il 39% si laurea in corso contro il 34%.
72 laureati su cento di Messina dichiarano di avere frequentato regolarmente più dei tre quarti degli insegnamenti previsti. Il 40% fa esperienza di stage; a livello nazionale è il 41%. Il 14% compie esperienze di studio all’estero; la media nazionale è del 18%. L’esperienza universitaria compiuta con la laurea magistrale a ciclo unico risulta ampiamente apprezzata (sono decisamente soddisfatti 41 laureati su cento, altri 46,5 esprimono comunque una valutazione positiva). Tanto che 62 laureati su cento la ripeterebbero. Da segnalare che anche al termine degli studi magistrali a ciclo unico rimane elevata la quota di chi intende proseguire la formazione: il 79%.