Altro che mare: la classe politica messinese è sotto stress e pure sott’inchiesta. Bilanci, conti, formazione e raccomandazioni. Altro che comuni sfigati stressati alle prese col Prozac o glamorous star che alimentano la fama lanciando le nuove paure di tendenza! La categoria più esposta alle fobie e alle paure, alle nevrosi e alle psicosi, a quei malesseri della psiche che spesso hanno una causa e altrettanto spesso no, dev´essere quella dei politici dello Stretto che vivono giorno e notte sotto i riflettori, straziati dalla necessità di alimentare i lanci Ansa con valanghe di dichiarazioni quotidiane e di combattersi a viso coperto per ottenere uno strapuntino in più. E non è solo spazzatura. Le star denunciano tonnellate di fobie che, a ben guardare, si attagliano perfettamente al profilo di certa politica. Paura di volare? Di sicuro è ben diffusa: volare alto in politica è affare qualità e abilità di pochi, i più si limitano a rasentare il suolo per evitare di essere impallinati galleggiando nel mare della sopravvivenza politico-esistenziale. Idiosincrasia agli specchi? In teoria dovrebbe attanagliare un buon numero di rappresentanti del popolo almeno quando scrivono bilanci illeggibili, provvedimenti inapplicabili e dichiarano in mattinata quello che smentiranno a pomeriggio inoltrato. Terrore dei tuoni? Potrebbe essere il collante ideale per tutti coloro che vogliono ricompattare la Messina da bere in un grande c´entro che minacci fulmini e saette divine nei confronti di laici, agnostici e miscredenti – col particolare non irrilevante che forse quei tuoni e quei fulmini ricadranno su coloro che li brandiscono e non sui famigerati infedeli (questa è un´interpretazione intrepida ma osiamo pensare che Lassù ci perdoneranno). Agorafobia? E chi sarà mai immune alla paura degli spazi aperti? C´è sempre il rischio che una passeggiata intorno a Piazza Cairoli con codazzo di bodyguards o un brillante comizio in piazza si trasformino in un assalto da parte dei fan ammaliati o degli antagonisti incalliti muniti di fischietti e di megafoni ostili. Un´altra fobia di qualche rilievo fra le star si chiama claurophobia ed è la paura dei clown: in effetti dovrebbe essere abbastanza diffusa fra coloro che si incrociano nei corridoi di Palazzo e sono costretti a prendere reciprocamente sul serio certe battute e opinioni d´élite spacciate per analisi meditate. C´è poi una fobia curiosissima, attribuita a Billy Bob Thornton, che ha denunciato la paura dei mobili antichi: "Un amico mi ha detto che, probabilmente, nella mia vita precedente sono stato ucciso con una sedia antica". Siamo quasi certi che questa fobia sia sconosciuta ai più: chi, fra i nostri, potrebbe aver paura di una comoda, ampia, rassicurante poltrona, specialmente se di portata ministeriale, quand´anche fosse di foggia antica o di risorgimentale memoria?