A oggi l’amministrazione Accorinti non ci ha fornito nessun dato relativamente al Bilancio Consuntivo 2013, il gruppo del Megafono – Lista Crocetta, come più volte espresso nelle sedute di Commissione Bilancio e nei consigli comunali, ritiene che il danno minore per la nostra città e per i cittadini(che già pagano il massimo delle tasse) sia la dichiarazione di dissesto del Comune di Messina.
Diversi sono stati i passaggi incerti dell’amministrazione e a oggi, giorno dell’approvazione prevista “per legge” del Bilancio Consuntivo 2013, non c’è traccia di documenti contabili.
Ci chiediamo, se il ruolo del consiglio è un ruolo di controllo, come dovremmo agire rispetto alla totale mancanza di informazione? Come dovremmo effettuare le dovute verifiche?
Gli elementi a sostegno del dissesto:
Un piano di riequilibrio inesistente e non ancora approvato, quindi di fatto, non c’è l’accesso al Fondo di Rotazione Nazionale che dovrebbe aiutare il comune a risanare le sue casse disastrate, oltre la necessità di dimostrare che nei prossimi dieci anni azzererà i propri debiti e sistemerà una volta per tutte i propri bilanci, allineandoli con quelli delle partecipate.
Un richiamo della Corte dei Conti, rispetto alle spese sostenute nell’ultimo periodo.
La mancanza, nel bilancio consuntivo dei dati relativi le aziende partecipate.
Le indagini aperte dalla procura, sulla mancata dichiarazione di dissesto finanziario del comune per gli anni 2009-2012.
L’amministrazione comunale ha la consapevolezza della grave crisi finanziaria in atto e della necessità di progettare un’azione di risanamento che non sia più esclusivamente basata su complesse manovre finanziarie, la cui unica conseguenza è il peggioramento dei livelli di indebitamento complessivo della Città e delle sue società partecipate.
L’azione di risanamento doveva (e deve tutt’ora) procedere ad una sostanziale rivisitazione dei processi di erogazione dei servizi e dell’organizzazione generale delle risorse .
Contesto di legalità che deve necessariamente partire con l’annullamento degli atti tesi a nascondere la reale crisi finanziaria, e con la revoca dei provvedimenti che, nel merito, comportano certezza o rischio grave di peggioramento della stessa crisi.
Cosa serve di più all’amministrazione per deliberare il dissesto e portarlo in consiglio comunale?
I Consiglieri Comunali
Il Gruppo del Megafono – Messina
Giuseppe DE LEO – Nora SCUDERI