8 MARZO: SCHILLACI (M5S), FESTA DONNA OCCASIONE PER ACCENDERE RIFLETTORI SULLE TANTE DISPARITA’, DALLA RAPPRESENTANZA DI GENERE AL PAY GAP E ALLA VIOLENZA FEMMINILE TANTE QUESTIONI APERTE

PALERMO – “Celebrare la festa della donna è anche l’occasione per accendere i riflettori sulle tante sfide che ha davanti il genere femminile. Basti pensare alla battaglia per una pari rappresentanza di genere in politica, con resistenze sempre più anacronistiche. E trovo assurdo che in Sicilia la previsione del 40% di donne nelle giunte comunali non rispecchi la norma nazionale, ma riduca tale vincolo ai comuni sopra i 3.500 abitanti, come sta chiedendo il centrodestra sul ddl all’esame della I commissione Ars.

Voglio però sottolineare che grazie al Movimento Cinquestelle, negli ultimi anni, c’è stata un’inversione di tendenza. L’accesso alle candidature nel nostro partito è paritario tra uomini e donne, e ciò ha permesso un balzo in avanti nel numero di elette all’Assemblea regionale siciliana, alla Camera dei deputati ed al Senato. Nel 2012 a Sala d’Ercole le donne elette sono passate da quattro a quindici, e nella legislatura successiva hanno raggiunto quota diciotto. Nel 2013 nel Parlamento nazionale, le donne elette sono passate da 140 a 206. Su questo dato, sabato 8 marzo alle 10.00, presso l’oratorio di Sant’Elena e Costantino di Palermo, verrà presentato il volume, “Le donne siciliane al Parlamento nazionale e regionale”, curato dalla commissione Biblioteca dell’’Ars”. Voglio però riflettere sui dati del mercato del lavoro, dove emergono le maggiori criticità legate al genere. L’iniquità del pay gap fa della donna una lavoratrice meno pagata rispetto all’uomo. Ciò avviene in maniera trasversale in tutta Italia ed è opportuno che il Parlamento ne prenda atto con strumenti di legge adeguati. Al Sud e nel Mezzogiorno, inoltre, le donne alimentano il fenomeno migratorio a causa della carenza occupazionale.

Se da un lato è vero che sono aumentati i numeri dell’occupazione femminile, dall’altro va valutata concretamente la questione relativa alla qualità del lavoro e al numero di ore lavorate. Ci sono fenomeni allarmanti come il part-time involontario per le donne e il ricorso a contratti a tempo determinato. Questi elementi fanno sì che la disoccupazione femminile in Sicilia sia tripla rispetto alla media europea e doppia rispetto al dato nazionale. Il problema legato allo gender employment gap rimane sempre un tema su cui intervenire concretamente per rendere la donna libera e indipendente, ma anche per tenerla distante da situazioni di abusi e maltrattamenti. Per questo occorre far di più in merito al contrasto alla violenza sulle donne, che va affrontata anche sotto l’aspetto culturale con un lavoro da fare già nella giovanissima età attraverso la scuola”. Lo afferma Roberta Schillaci, vice capogruppo del Movimento Cinquestelle all’Assemblea regionale siciliana.