Giovedì 16 ottobre, per 5.279 Comuni, è il termine ultime per il versamento dell’acconto Tasi. Di seguito, segnaliamo tutto ciò che c’è da sapere per i circa 15 milioni di contribuenti interessati.
LE ALIQUOTE – La legge di Stabilità fissava un’aliquota base dell’1 per mille e un tetto massimo del 2,5 per mille per la prima casa e del 10,6 per mille per la seconda. Ai Comuni, inoltre, è stata concessa facoltà di aumentare le aliquote fino ad un massimo dello 0,8 per mille (distribuito tra la prima a la seconda casa). Per conoscere dettagliatamente tali indicazioni, è necessario munirsi delle delibere emanate dalla amministrazioni comunali, presenti sul sito www.finanze.it (condizione necessaria perché siano operative) e, di norma, anche sui siti dei Comuni stessi.
IL CALCOLO – Occorre aumentare la rendita catastale del 5 per cento e moltiplicare quanto ottenuto per un coefficiente che varia a seconda del tipo di immobile (160 per le case, 55 per i negozi e 80 per gli uffici). Al risultato ottenuto, si applica l’aliquota.
COME SI PAGA – La tassa va versata con l’apposito bollettino postale o tramite il modello F24, in banca, alla posta o online. Nell’F24 si dovrà compilare la sezione “Imu ed altri tributi locali” indicando il codice catastale del Comune e il numero di immobili per cui si esegue il versamento. Il codice tributo per l’ abitazione principale e per le pertinenze è 3958; quello per gli altri fabbricati è 3961. E’ necessario barrare la casella “acconto” (il versamento ammonta, infatti, al 50 per cento del totale).