INTERROGAZIONE
I sottoscritti Consiglieri
PREMESSO
Che il Comune di Messina ospita da tempo sul proprio territorio importanti e strategici impianti di SNAM Rete Gas, quali l’impianto di compressione, il terminal marino e i metanodotti ad essi collegati;
Che nel comune di Messina, in località Faro Superiore — villaggio Sperone, insiste una delle 11 centrali di compressione utilizzate dalla società SNAM spa per consentire il trasporto e la distribuzione del gas naturale in tutto il territorio nazionale;
Che in data 28 novembre 1997 il Consiglio Comunale del Comune di Messina deliberava a favore della realizzazione del «Progetto di massima Metanodotto Montalbano Elicona – Messina. Ampliamento dell’area SNAM S.p.A. in località Faro Sup. del Comune di Messina – Società SNAM S.p.A. – Parere ai sensi della L.R. 11/04/1981 n.65», autorizzando così i lavori di ampliamento della centrale;
Che all’interno della stessa delibera è possibile verificare come i lavori di ampliamento venissero autorizzati anche in presenza di un necessario inglobamento dell’arteria principale, prevedendo per questo la realizzazione di una nuova strada a carico della stessa SNAM spa, e successiva cessione della stessa all’ente comunale messinese;
Che ad oggi tale arteria stradale risulta solo parzialmente realizzata, essendo ancora sprovvista di pubblica illuminazione e, di conseguenza, delle essenziali condizioni di sicurezza;
Che l’articolo 1, comma 2, della legge 23 agosto 2004, n. 239, stabilisce che le attività di trasporto e dispacciamento del gas naturale a rete, nonché la gestione di infrastrutture di approvvigionamento ad esse connesse sono di interesse pubblico e sono sottoposte agli obblighi di servizio pubblico derivanti dalla normativa comunitaria, alla legislazione vigente e da apposite convenzioni con le autorità competenti;
Che l’articolo 1, comma 5, della legge 23 agosto 2004, n. 239, prevede espressamente che «le Regioni e gli Enti locali territorialmente interessati dalla localizzazione di nuove infrastrutture energetiche ovvero dal potenziamento o trasformazione di infrastrutture esistenti hanno diritto di stipulare accordi con i soggetti proponenti che individuino misure di compensazione e riequilibrio ambientale, coerenti con gli obiettivi generali di politica energetica nazionale, fatto salvo quanto previsto dall’articolo 12 del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387»;
CONSIDERATO
Che in data 20 gennaio 2014 l’Assessorato all’Ambiente del Comune di Messina, con proprio atto (Prot. N. 12105 – 60), informava la Presidenza della VI Circoscrizione del Comune di Messina circa l’esistenza di un finanziamento proposto dalla società SNAM Rete Gas spa di circa 200 mila euro, per la realizzazione di opere compensative per la presenza dell’impianto di pompaggio in località Faro Superiore e Torre Faro, nello specifico «due aree verdi da edificare nel territorio del VI quartiere»;
Che il Consiglio della VI circoscrizione del Comune di Messina, ovvero della comunità locale, auspicava la positiva conclusione della trattativa, visto l’avanzato stato dei progetti, benché lo stesso organo evidenziasse la necessità di ottenere opere compensative più rilevanti così come avvenuto in altri territori italiani;
Che con deliberazione n. 227 del 01/04/2014 la Giunta comunale approvava la “Riqualificazione di due aree comunali Faro Sup. e Torre Faro, a cura e spese di Snam Rete Gas a titolo di Misure di compensazione riequilibrio ambientale, art.1 c.5 della legge 239/2004. Approvazione schema convenzione e autorizzazione alla stipula”;
Che la centrale edificata in località Faro Superiore – villaggio Sperone, nel Comune di Messina, insista su un territorio di estremo rilievo dal punto di vista paesaggistico e ambientale, essendo questa situata a pochissimi chilometri di distanza dallo stretto di Messina, in una località densamente abitata;
Che nonostante la presenza di un agglomerato urbano di notevoli dimensioni il collegamento dei mezzi alla struttura avviene tramite l’unica arteria stradale presente nel centro abitato, costringendo così i cittadini a condividere con la centrale la via d’accesso alle proprie abitazioni;
Che i lavori di potenziamento della centrale di compressione del Comune di Messina, iniziati nel settembre 2004, hanno comportato l’installazione di due turbocompressori (da 30 megawatt ciascuno), interconnessi con l’impianto preesistente e già in esercizio, che hanno portato la potenza totale installata nella centrale da circa 85 megawatt a 145 megawatt, circa 45 megawatt superiore alla potenza raggiunta dalla centrale situata presso il Comune di Flaibano (Udine);
Che la centrale SNAM di compressione gas del Comune di Messina non ha ancora un sistema viario adeguato alle esigenze operative e precauzionali di una centrale di tale potenza, nonostante la previsione espressa in sede di delibera comunale per la concessione ai lavori di ampliamento di costruzione ex novo di un’arteria idonea a garantire da un lato il regolare traffico merci, dall’altro la sicurezza dei cittadini in situazioni di emergenza o grave pericolo;
Che con Delibera n.43 del 11/11/2014 il Consiglio Comunale approvava il “Potenziamento impianto di riduzione n.841 di Messina P 75/12bar” in località Zafferia C.da Spullica;
Che a fronte del sopraccitato potenziamento del metanodotto sito in località Zafferia non è stato stipulato alcun accordo tra la Snam S.p.A. e il Comune di Messina per individuare le misure di compensazione e riequilibrio ambientale previste dalla normativa vigente;
RILEVATO
Che a seguito di analoghi lavori di potenziamento alla centrale di compressione situata nel territorio del comune di Flaibano (Udine), e sempre appartenente alla società SNAM spa, l’Ente Comunale abbia richiesto e ottenuto opere compensative per un ammontare complessivo di 3.000.000 di euro, utilizzabili per la realizzazione di opere di riequilibrio ambientale, così come riportato dalla delibera n. 00128, Prot. n. 6511 del 21 dicembre 2011;
Che appare evidente il notevole squilibrio tra le opere compensative proposte dalla SNAM Rete gas spa per l’ampliamento di una centrale di potenza inferiore, ovvero di inferiore estensione, quale quella situata presso il Comune di Flaibano (Udine), e quelle che la stessa società avrebbe offerto al Comune di Messina, per una centrale dal maggior impatto sull’habitat circostante;
INTERROGANO L’ASSESSORE ALL’AMBIENTE
Per sapere
– se ritiene opportuno e corretto limitare al solo finanziamento delle opere di cui in premessa l’offerta compensativa, di circa 200 mila euro, presentata dalla società SNAM Rete Gas spa al Comune di Messina, considerato che queste potrebbero rappresentare esclusivamente una parte del complesso di opere da realizzare sul territorio, pur sempre all’interno dei limiti di equità e proporzione;
– se ritiene favorevole annullare l’accordo con la Snam al fine di stipularne un altro che preveda un congruo ed equo indennizzo per l’uso di importanti porzioni di territorio, revocando la Delibera G.C. n. 227 del 01/04/2014.
Gli interroganti chiedono risposta scritta.
Il Consigliere Comunale
Nina Lo Presti
Il Consigliere della VI Circoscrizione
Massimo Costanzo