di Bernardo Forteza
Alla fine l’hanno fatto. Hanno assegnato i lavoratori della Feluca, la società mista per la rete civica cittadina, 14 all’AMAM e 2 all’ATM. Ed è sorprendente l’enfasi del Sindaco di Messina e della sua Giunta nel darne notizia.
E noi non possimamo non interrogarci su alcuni punti: ma non si tratta in larga parte di professionisti di editoria informatica e applicazioni web? non è questo che doveva realizzare il fallimentare progetto della rete civica? ed è possibile che l’Amam, o l’ATM, abbiano bisogno di simili profili ? Oppure erano totalmente fuori ruolo nella Feluca?
Mentre ci interroghiamo pensiamo anche a quale abile meccanismo i nostri politici e burocrati hanno saputo attrezzare per bypassare le norme restrittive sulle nuove assunzioni negli enti pubblici.
Si poteva trattare la questione cosi com’è e cioè un salvataggio di 14 famiglie in difficoltà, 14 persone buggerate o conniventi con il sistema, non ci è dato di saperlo.
Non vedo perché sottolineare con soddisfazione questa operazione che privilegia 14 famiglie ma butta nella frustrazione tutte le altre che, pure in difficoltà, non possono godere di scorciatoie o privilegi.
Un’altra domanda: ma che fine ha fatto il partner privato? ha intascato un po’ di soldi ed è sparito?
E i giornalisti, vogliono smettere di provocare sonore risate parlando di newco? che contenuti dovrebbe avere questa newco senza patrimonio, senza risorse, senza brevetti, senza risorse? che valore può avere una scatola vuota, di pessimo materiale peraltro?
Gli unici complimenti vanno ai contribuienti che pagheranno questa ennesima zavorra sociale, visto che i costi si rifletteranno sulle famiglie messinesi, in un modo o nell’altro.
Complimenti, pagate con gioia e serenità.
Auguri a tutti.