Alla manifestazione dell’11 dicembre a Porta Pia era presente una delegazione di Asia Usb Messina, dopo tre ore di confronto con il nuovo Direttore alle politiche abitative e altri dirigenti del Ministero delle Infrastrutture è arrivato l’annuncio del congelamento , che verrà riscritto applicando criteri diversi per la messa in vendita degli alloggi e garantendo tutele a chi non può acquistare. E’ stato inoltre ottenuto l’impegno alla convocazione di un successivo incontro nel mese di gennaio 2015, per conoscere in anticipo il testo del nuovo decreto e per discutere sull’utilizzo dei 467 milioni che l’art. 4 della legge 80/2014 impegna per la riqualificazione delle case popolari. Si tratta di una vittoria molto importante ma non dobbiamo illuderci che l’attuale governo rinunci tanto facilmente al suo progetto. L’obiettivo di vendere le case popolari con criteri privatistici resta tuttora sul tappeto. Dobbiamo riuscire a ribaltare completamente la logica che vogliono imporci: non solo le case popolari non si toccano ma occorre mettere mano al degrado delle periferie urbane. Risanamento, riqualificazione, servizi devono diventare i punti principali delle politiche in materia di periferie. Un’ottima occasione per rilanciare l’occupazione e ridare speranza a interi quartieri abbandonati e dimenticati dalle amministrazioni pubbliche.
E’ emerso in modo chiaro che si vuole mettere mano alla gestione dell’edilizia pubblica insistendo su una lettura della funzione di questo importante patrimonio lontana da quelle che sono le reali esigenze delle famiglie.
Hanno pensato che innescando la guerra tra poveri sarebbero riusciti a distrarre gli abitanti delle periferie dai loro veri problemi. Le inchieste di questi giorni mettono in evidenza che su campi rom e centri di accoglienza ci guadagnano gli stessi che hanno innescato ad arte le proteste. Non facciamo più prenderci in giro!
La partecipazione alla manifestazione di Porta Pia, da ogni insediamento di case popolari, è la risposta lampante che la lotta paga , e dalla lotta può nascere una proposta di riqualificazione del territorio, di recupero edilizio, di salvaguardia dell’ambiente e dei quartieri stessi .
L’ASIA-USB MESSINA giudica positivo il risultato della mobilitazione e invita tutto l’inquilinato a continuare la battaglia contro le dismissioni del patrimonio pubblico, contro il degrado e l’abbandono delle case popolari, per la tutela di tutti gli inquilini, per la cancellazione dell’art. 5 L. 80/2014 e per il finanziamento di un nuovo piano nazionale di edilizia residenziale pubblica.
Solo la costruzione di una mobilitazione permanente e la crescita di una rete organizzata degli inquilini può impedire nuove speculazioni sulle nostre vite.
Coordinamento provinciale Asia Usb Messina