Buon Anno…alla povera e brava gente, che non sa come tirare la cinghia, scopre che tutto dipende da una arguta e sana amministrazione e costantemente si aggrappa alle cifre, dopo pranzo in una epilessia annegata prepara bilanci preventivi e impianta registri di entrata-uscita con la triste matematica della miseria.
Buon Anno…ai colpevoli di estraneità, ai parolai matti, che nei loro veicoli hanno caricato migliaia di parole, brutalmente flyshock e primitive e si sono ritrovati con una manciata d’aria,
Buon Anno…ai maratoneti impetuosi che non tornano mai indietro, ma vivono esclusivamente di fede politica, ripongono nella Divina Provvidenza cantando le lodi al Signore: > Levati di qui, levati da questa riciclata poltrona. Noi siam i maratoneti e nessuno ci sbarrerà la via. Il nostro è un vagar su territorio pedonale cosi stretto e invincibile>
Buon Anno…ai sognatori come me, perché hanno tutto il mondo nel cervello, non meno coloro i quali hanno il cervello con le caselline vuote. E ora? Uniti per sempre, soprattutto in povertà, sognate e sogniamo i fuochi d’artificio di Wall Street
V. A.