di Claudio Andò
La Sicilia ha bisogno dell’Europa e l’Europa ha bisogno della Sicilia; questo quanto affermava un noto esponente della DC negli anni Settanta. A quanto pare però, questo vincolo di necessità reciproco non è presente con l’Italia. E’ infatti notizia d’attualità il taglio che ha investito le Ferrovie dello Stato, riducendo drasticamente, quasi cancellando completamente il numero dei treni che collegano la Sicilia con il resto d’Italia. Questo provvedimento mette in discussione uno dei tre elementi costitutivi di una nazione ovvero il territorio.
"Il territorio è delimitato dai confini che possono essere naturali, per porli come linea di demarcazione tra due stati |…|"(T.Martines). L’assenza di collegamenti fa si che lo Stretto diventi un confine tra lo "Stivale" e la Sicilia e li renda due enti separati. Alla notizia di questo provvedimento sui social è impazzata una campagna anti-tagli con la nascita di numerosi gruppi, eventi e pagine, tra cui #ilferribottenonsitocca hastag usatissimo e pagina che in pochi giorni ha raggiunto i 1500 likes. Si è passati inoltre da da un dissenso virtuale a uno fisico che vedrà sabato 14 Febbraio scendere in piazza Messina; manifestazione alla quale prenderanno parte inoltre molte figure politiche che per qualche ora dimenticheranno la loro appartenenza alla destra o alla sinistra, in nome di un obiettivo comune, nella speranza che l’eco delle proteste arrivi nei palazzi di Roma. Infatti tutto ciò è reso possibile dai tagli che il presidente del consiglio sta eseguendo obbedendo ai dettami dell’Europa, che già da un lustro ci impone una politica di Austerity. Questo sarebbe il definitivo colpo di grazia per la Sicilia che ha subito un lento ma inesorabile declino dall’unità d’italia: quando la Sicilia aveva 8000 telai che scomparvero in due anni, quando dando i soldi per ripianare il debito unificato aspettava le fabbriche che le erano dovute ma che non vide mai, poichè andarono a creare il famoso triangolo industriale Torino-Milano-Genova, sancendo di fatto gli squilibri tra un Nord ricco e un Sud arretrato. Esigiamo quanto ci è dovuto, una continuità territoriale garantita dai padri costituenti e tolta dai figli della Troika.
#ilferribottenonsitocca