Al segretario del mio partito, al Capo Gruppo e ai consiglieri comunali del PD desidero rivolgere un appello pubblico nell’esclusivo interesse della città e della dignità di un partito che, a mio avviso, ha il dovere di fare la propria parte in un momento storico così difficile per il Comune di Messina. Le tappe che il Consiglio Comunale sta consumando, in riferimento al Piano di Riequilibrio e agli atti relativi alle società partecipate, non sono passaggi ordinari.
Il Partito Democratico, negli anni scorsi, ha giocato un ruolo importante per scongiurare il dissesto del Comune di Messina a partire dall’ultimo periodo dell’Amministrazione Buzzanca fino a quello di transizione guidato dal Commissario Croce.
In quegli anni fu proprio la segreteria cittadina del Pd, insieme al gruppo consiliare, a porre con forza la necessità che Messina tentasse la strada del risanamento dei conti del Comune attraverso l’adesione alla legge “Salva Comuni” che trova la sua genesi nell’urgenza che il legislatore ha avvertito di evitare che molti Comuni italiani fallissero andando incontro a conseguenze negative per la coesione sociale e la qualità della vita dei cittadini. Il nostro intento non era quello di mettere la testa sotto la sabbia, tutt’altro, volevamo avviare un’operazione verità che non si limitasse solo ad una ricognizione della massa debitoria reale dell’Ente cittadino, ma tentasse di imprimere, con una matura azione politica, un percorso virtuoso di governo che portasse i vari settori della pubblica amministrazione, dal patrimonio ai servizi sociali, dai rifiuti ai trasporti, a livelli di efficienza e di sostenibilità economica, eliminando le incrostazioni, le inefficienze e gli sprechi che hanno accompagnato decenni di governo della cosa pubblica.
Oggi avverto con preoccupazione l’assenza di un indirizzo unitario del Partito democratico in merito agli atti fondamentali che il Consiglio Comunale è chiamato a trattare in questi giorni.
Il Partito democratico ha deciso di darsi un’organizzazione provvisoria nominando dei coordinamenti politici con il ruolo di accompagnare l’azione del segretario provinciale. Non avendo condiviso tale “gestione provvisoria” sostenuta dal Segretario Regionale Raciti, non faccio parte di alcun organismo di partito, tuttavia sento il bisogno di segnalare la necessità che il Segretario Provinciale del PD Ridolfo ed il gruppo consiliare al Comune di Messina possano avere un momento di confronto e di sintesi per assumere una posizione chiara sul Piano di riequilibrio presentato dall’amministrazione comunale e sugli atti ad esso propedeutici. L’ipotesi che ciascun consigliere possa assumere posizioni autonome, in assenza di una linea politica discussa e condivisa, mi rammarica e mi spinge a chiedere pubblicamente un’assunzione di responsabilità da parte degli eletti in Consiglio e da parte del Segretario Provinciale. L’interesse della città e le conseguenze che le scelte in oggetto possono determinare per tutti noi richiedono un impegno del pd ad assumere il ruolo di partito di governo.
Sono ancora convinto che ogni tentativo vada speso per evitare il dissesto del Comune di Messina, tuttavia le proposte in campo, le richieste del Ministero dell’interno, le osservazioni della Corte dei Conti e i pareri del Collegio dei revisori dei conti dovrebbero sollecitarci ad una riflessione finalizzata ad una posizione politica che sia favorevole o contraria ed impegni la nostra rappresentanza istituzionale in una direzione univoca. Se decidiamo di esprimere un voto contrario dovremo spiegare che il Piano, così com’ è stato modificato, è fallimentare e quindi la strada del dissesto sarebbe inevitabile, viceversa se riteniamo che abbia le condizioni per poter essere approvato ed eseguito negli anni, dovremo assumere con coerenza la determinazione di votarlo, posto che fino alle ultime elezioni amministrative abbiamo sostenuto la strada del salvataggio del Comune.
Giuseppe Grioli
P.S. Intendo segnalare, visto che non ho avuto modo di comunicarlo prima, che da alcuni mesi insieme ad un gruppo di amici e compagni del pd, ho deciso di aderire all’Area Riformista guidata dal Capo Gruppo alla Camera del pd Roberto Speranza, pertanto non faccio piu’ parte dell’Area Civati da cui ho deciso di allontanarmi per ragioni relative alle posizioni nazionali del suo leader. Questa precisazione allo scopo di evitare che erroneamente le mie dichiarazioni possano essere considerate posizioni dell’area Civati di cui ero coordinatore provinciale.