LA REGIONE REVOCA L’ACCREDITAMENTO DELLA CLINICA SANTA RITA

L’assessorato regionale alla Salute della regione siciliana ha revocato con decreto, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione, l’accreditamento al sistema sanitario nazionale della Clinica Santa Rita, una delle strutture private presenti in città sino al fallimento, avvenuto nel 2012. Ma, allo stesso modo, non ha riassegnato le risorse destinate alla Santa Rita.
In gioco ci sono l’entità delle risorse destinate a soddisfare il fabbisogno dell’ assistenza ospedaliera della provincia di Messina e i 27 posti di lavoro dei dipendenti della Santa Rita che, da tre anni, sono senza alcuna remunerazione e senza ammortizzatori sociali.
L’Istituto Clinico Polispecialistico Cot di Messina, struttura d’eccellenza (certificata Joint Commission International) accreditata con il Sistema Sanitario Nazionale, aveva già proposto, come si evince nel corpo del decreto di revoca firmato dal dirigente generale Ignazio Tozzo, l’acquisizione del budget destinato alla Santa Rita e l’assorbimento del personale. Lo stesso decreto dà conto del parere di compatibilità con la rete ospedaliera regionale espresso dal Dipartimento di Pianificazione Strategica sulla manifestazione di interesse, formulata proprio dall’Istituto Polispecialistico Cot, all’acquisizione di 9 posti letto della Casa di Cura Santa Rita e del relativo budget e all’assorbimento di tutto il personale della società fallita.
Proprio Cot Spa, in merito al decreto e al percorso intrapreso dalla vicenda, lancia un appello alla politica e fa alcune considerazioni: ” Cot Spa esprime rammarico e fortissime perplessità sull’incoerenza dell’assessorato che revoca l’accreditamento ma e, pur essendosi già favorevolmente espresso nei confronti dell’acquisizione da parte di Cot, non ha dato corso agli ulteriori adempimenti che avrebbero consentito di conservare le risorse finanziarie destinate alla provincia di Messina e di garantire i livelli occupazionali. Cot quindi insiste sulla necessità che l’assessorato si faccia carico di garantire il fabbisogno assistenziale nell’ambito della provincia e ritiene inoltre che occorra garantire un’adeguata tutela dei posti di lavoro in un momento di così grave crisi economica. Cot Spa ribadisce quanto aveva già formalizzato nelle sedi istituzionali e cioè la sua disponibilità al riassorbimento del personale già occupato nella clinica fallita. Cot Spa ha già chiesto di essere sentita dalle maggiori istituzioni cittadine, Prefettura, Comune e Azienda Sanitaria Provinciale, per coordinare le azioni positive da intraprendere per accelerare la soluzione della vertenza. L’azione da svolgere si inquadra nell’interesse dell’Azienda Sanitaria Provinciale a salvaguardia dei livelli di finanziamento provinciale già esistenti. Cot si rivolge al Sindaco, massima autorità sanitaria, alla deputazione regionale e ai parlamentari nazionali messinesi, affinché si battano per impedire l’ennesimo travaso in altra provincia di risorse destinate a Messina e per far si che altri 27 posti di lavoro a tempo indeterminato non vadano in fumo”.