Il Rapporto ECRI denuncia l’intolleranza che in Italia colpisce Rom e Sinti

di EveryOne Group 

EveryOne Group ringrazia pubblicamente l’ECRI, European Commission against Racism and Intolerance (Commissione europea contro il Razzismo e l’Intolleranza), organismo del Consiglio d’Europa che è ormai un punto di riferimento per le denunce, i dossier, le testimonianze presentate dall’organizzazione umanitaria. "Il nostro gruppo è particolarmente attivo riguardo al problema degli sgomberi," spiegano Roberto Malini, Dario Picciau e Glenys Robinson, co-presidenti di EveryOne Group, "che colpiscono la fascia più debole della comunità Rom e Sinta ovvero le famiglie senza mezzi di sostentamento né possibilità di alloggio. E’ stato diffuso oggi il Rapporto sull’Italia curato dall’ECRI, con cui siamo costantemente in contatto, che denuncia un tasso di discriminazione e persecuzione ancora inaccettabile nei rapporti fra le istituzioni e la le minoranze Rom e Sinta. "Nonostante alcuni progressi avvenuti dal 2012 in poi," rileva la Commissione, "l’Italia non garantisce ancora il rispetto dei diritti di Rom e Sinti". L’ECRI, come auspicato dal Gruppo EveryOne, sottolinea la mancanza di politiche e misure che assicurino alle famiglie colpite da ordinanze di sgombero pari diritti rispetto agli altri cittadini ovvero la concessione, di fronte allo sgombero, di una soluzione alloggiativa dignitosa, soluzione che non è praticamente mai stata concessa neanche nel 2014. Mentre esce il Rapporto ECRI, EveryOne Group sta conducendo alcune difficili azioni umanitarie per far fronte ai drammi umanitari causati dalle politiche intolleranti condotte da istituzioni e autorità in alcune città italiane. Particolarmente grave il caso di Pesaro, dove EveryOne Group – aiutato in alcuni casi dal Difensore Civico delle Marche – si sta impegnando per evitare una serie di sgomberi, già preannunciati, con sottrazione delle roulotte ad alcune famiglie Rom indigenti, in cui vivono individui che soffrono di serie patologie e che, messi in mezzo alla strada, si troverebbero in grave pericolo di vita.