continuità territoriale. NOI VOGLIAMO TUTTO

Accade di frequente che chi si prefigge di tagliare servizi e diritti giochi con le parole al fine di apparire come un progressista. Accade altrettanto spesso che chi si sforza di difendere servizi e diritti venga accusato di essere un conservatore. Così si rischia, nella vertenza sulla continuità territoriale, che il governo, che, per propria ammissione, ha in previsione, previo consenso degli enti locali, la rottura di carico tra Messina e Villa San Giovanni, disattendendo nei fatti la continuità territoriale, voglia apparire come un soggetto della modernizzazione dei trasporti nello Stretto, per i quali non c’è alcun investimento. Il movimento che si sta battendo per la difesa reale della continuità territoriale e dell’occupazione, al contrario, sarebbe in preda a comportamenti corporativi e conservatori. Stiano tranquilli. Non è così.
NOI VOGLIAMO TUTTO.
Vogliamo la modernizzazione e gli investimenti (per i quali, peraltro, non c’è cenno neanche nei piani europei) ed è proprio perché vogliamo la modernizzazione e gli investimenti che intendiamo intanto difendere servizi e occupazione attuali. Non ci cascheremo, insomma. Non cederemo nulla dell’esistente. Vogliamo tutto il resto. Perché questo avvenga sarebbe utile una presa di posizione chiara da parte degli enti locali. Purtroppo, da questo punto di vista, tutto tace e le tanto annunciate barricate per la continuità territoriale non si traducono in atti concreti. Dovranno essere i cittadini messinesi a difendere il futuro della propria città e dello Stretto di Messina. Dovranno farlo, così come hanno incominciato a fare, con la mobilitazione. Gli altri, le istituzioni, verranno dietro. Come sempre, a rimorchio.
Luigi Sturniolo – Nina Lo Presti