di Pietro Paolo Boiano
L’AMMINISTRAZIONE FINANZIARIA rilancia un esperimento già adottato qualche anno fa di voler conoscere segretamente fatti e comportamenti irregolari che dovessero accadere all’interno degli uffici periferici. Non ebbe esito felice il precedente esperimento e allora spunta la "casella elettronica criptata", che è garanzia di segretezza, presentata però nella lingua d’oltre Manica, come da moda corrente. Possiamo parlare di casella elettronica criptata, e se ci fa più piacere possiamo anche dire Whisteleblowing, ma non possiamo attribuire alle parole un significato diverso o contrario da quello ad esse proprio. Per quanto ci riguarda, sia la nostra perifrasi, come il vocabolo inglese significano delazione, che più crudamente vuol dire fare la spia. E’ un’antica pratica quella della delazione già usata in epoca romana quando nel Senato si annidavano i delatores, come tramanda lo storico latino Cornelio Tacito. Nel secolo dei lumi affronta l’argomento Cesare Beccaria nella sua opera summa, definendo "le accuse segrete" un male sociale devastante, un segno di debolezza di uno Stato di diritto. Al di là di ogni riferimento storico-esegetico. e per rapportarci alla realtà immanente, si affaccia quanto meno il timore che istituzionalizzare la delazione può tradursi in un pericoloso boomerang per la stessa A.F. L’Amministrazione Fiscale opera com’è noto a mezzo di Agenzie che sono mega-strutture in seno alle quali convivono culture, sensibilità e comportamenti tra di loro diversi e distanti, quando non anche conflittuali, che già rendono assai faticosa la gestione dirigenziale, e non dimenticando che protagonismo e faciloneria sono un diletto diffusamente gradito. Si capisce cioè che ove mai alla pericolosità della delazione dovesse aggiungersi anche un suo uso scriteriato, è inevitabile che ne deriverebbero conseguenze devastanti a carico di quei soggetti che avessero agito incautamente. Va ricordato pure che nel secolo scorso, quando gli uffici erano di medie e piccole dimensioni, era largamente praticato il diversivo della segnalazione a firma apocrifa che imbarazzarono profondamente l’Amministrazione Centrale e i Servizi Ispettivi periferici. Da ultimo non può non prendersi in considerazione che può venir meno la segretezza di una segnalazione quando il contenuto esorbitasse dal campo meramente amministrativo, determinando quindi un diverso status del suo autore che da delatore assumerebbe la veste di testimone. In tale ottica è auspicabile che vi sia almeno una pausa di riflessione che permetta di verificare che l’iniziativa non comporti danni diffusi e peggiori dei mali che si vogliono curare.