Acqua, rivoluzione & padroni

Quasi 4 anni fa i Referendum sull’acqua e sui servizi pubblici locali sancivano inequivocabilmente la volontà del popolo italiano che i servizi pubblici locali siano considerati beni comuni e come tali debbano rimanere in capo al pubblico. Questa volontà è evidentemente in netta contraddizione con la natura di Società per Azione delle tante partecipate disseminate sul territorio nazionale. Le Spa, infatti, hanno, per loro elemento costitutivo, la mission fondamentale di produrre profitti e di rendersi il più possibile indipendenti dai controlli degli enti locali, che prima gestivano in proprio servizi fondamentali come lo smaltimento dei rifiuti, il servizio idrico, il trasporto pubblico locale, laddove la natura di beni comuni di detti servizi ne presuppone l’universalità e la democraticità. Da questo punto di vista la trasformazione delle Società che gestiscono i servizi pubblici da Spa ad Aziende speciali di diritto pubblico è essenziale per garantire la natura pubblica dei servizi, per garantire un avanzamento in termini di democrazia, partecipazione e controllo da parte dei cittadini/utenti e dei lavoratori stessi. Sul territorio messinese la società che gestisce il servizio di igiene urbana e quella che gestisce il servizio idrico sono delle Società per Azioni, mentre quella che gestisce il trasporto locale è una Azienda speciale. Ed effettivamente qualche elemento di miglioramento è rintracciabile in Atm a dimostrazione che dal punto di vista dell’efficienza è la qualità della gestione a fare la differenza. Non c’è, invece, alcun dubbio che la natura di Azienda speciale garantisca di più in termini di poteri ispettivi da parte dell’ente locale, di possibilità di partecipazione (anche attraverso la costituzione di comitati di controllo con la presenza di cittadini e utenti), di riduzione del costo del servizio (proprio perché un’azienda speciale non ha l’obbiettivo del profitto). Non c’è alcun dubbio, insomma, che la forma societaria dell’azienda speciale sia preferibile se si vuole pensare ad una gestione dei beni comuni che valorizzi le assemblee comunali, arricchendole della partecipazione, in termini di capacità di proposta, gestione e controllo. In questo senso era stata orientata la campagna elettorale della Lista Accorinti Sindaco e del candidato Sindaco Renato Accorinti. Riterremmo, quindi, incoerente con quanto proposto in campagna elettorale il mantenimento della natura di Spa di Messinambiente (o della Società che dovrà avvicendarla) e Amam. Riterremmo ancora più contraddittorio (ma non ce ne sorprenderemmo troppo, visto l’attuale orientamento politico-amministrativo della Giunta) la costituzione di una Multiservizi avente come natura societaria La Società per Azioni.

I Consiglieri Comunali
Gino Sturniolo
Nina Lo Presti