Adesso si vuole far passare l’idea che la scelta imprenditoriale di Franza, per molti versi condivisibile, sia stata dettata unicamente dalle ordinanze emesse dalla giunta di Accorinti. Se la scelta legittima di un imprenditore è volta al raggiungimento dei profitti, la scelta pubblica, altrettanto legittima, dovrebbe essere rivolta alla tutela del bene comune. I tir, in città, non devono e non possono circolare. A memoria, la progettazione e la relativa esecuzione dei lavori del porto di Tremestieri, rilevatasi fallimentare, non credo siano state idee partorite dall’amministrazione attuale. Messina, tra scontri, pettegolezzi, ripicche e responsabilità che si rimpallano, sprofonda e muore! Noi cittadini assistiamo impotenti, avvolti nel torpore di sempre. Per chiarire la mia posizione, non sono una rivoluzionaria!!! Però, ribadisco, che questa amministrazione sta diventando bersaglio unico per denunciare anni di politica corrotta. Non sono neanche cattolica, eppure non ho mai pensato che la chiesa sia causa di ogni male morale!! Guardo lo spettacolo… non ho più appartenenza!
Giovanna Cardile
Sono sempre stato colpito dalla straordinaria energia dei rivoluzionari di professione (o per professione). E’ come se fossero alimentati da un’energia sconosciuta, come se avessero un sistema nervoso particolare. Questo accade perché la politica in salsa buddace regala ai suoi protagonisti il piacere della ribalta; perché appaga il piacere del potere. Io non credo che quello che impongono sia per il bene dei cittadini… a chi importa se le famiglie patiscono la crisi? Al sindaco? Ai Franza? Interroghiamoci senza pregiudizi. Lo spettacolo offerto da questa Amministrazione si presenta come una attività prossima alla guerra, la politica sociale è altro. Attacchi e contrattacchi; tattiche e strategie; piani, insidie, trappole. Se poi qualcuno mi convince del contrario, ma ne dubito fortemente, sarò il primo a sostenere la politica di Accorinti. Io la penso così, pazienza nessuno è perfetto!