di Roberto Gugliotta
A me questa storia dei "potenti" da sconfiggere sembra francamente un trucco, uno schermo calato a coprire la paralisi di idee che ha colpito il movimento di Accorinti. Tutto questo agitare spettri di macchinazioni autoritarie, la crociata contro i Franza, appare la spia della voglia di cancellare con un tratto di penna imprenditori che sono la storia e la realtà di Messina. E’ profondamente sbagliata l’immagine di una città governata dai Franza… anche perché oggi non governano più nulla ed è proprio per questo che i vecchi amici tentano la scalata al loro dominio. Magari fosse questo il problema. C’è invece la debolezza del nuovo che avanza, la scarsezza di quadri della Messina dal basso e soprattutto la mancanza di coraggio nell’assunzione delle responsabilità da parte del sindaco. Se Accorinti vuole bene a se stesso deve cominciare a fornire a questa comunità risposte sul che fare, altro che campagna contro i Franza. Ma chi sono poi questi traghettatori da mettere su un palco pubblico con la libertà di oltraggiarli? Persone che costituiscono ancora un patrimonio della città o mi sbaglio? Il rinnovamento, il nuovo modo di amministrare la città? Lo si fa con le idee, non agitando falsi scopi. Che vuole fare il sindaco, cancellare questo e quello con la penna rossa? La gente vuole sapere cosa propone la Giunta, altrimenti è inutile. Che fa Accorinti per il lavoro? Il mondo cambia in gran fretta, una velocità che fa paura e noi stiamo qui a discutere nientemeno di una nuova flotta comunale mentre i debiti mettono ko Palazzo Zanca? Ma davvero questa è la politica del sindaco? Spero proprio che padre Felice Scalia sappia che la città non è ammalata per i troppi suoi capi, la sua malattia è la carenza di idee. Che tristezza accorgersi che ancora oggi si discute di potere "interno" mentre gli ultimi faticano sempre di più a ritrovare la speranza. Messina ha bisogno di altro, questa città è tragicamente ferma, con poche risorse e pochissime certezze. E in più c’è una nuova sindrome: la paura di dire qualcosa di diverso dal capo e poi di subirne le conseguenze. Così si preferisce per vigliaccheria di restare tutti zitti o quasi. A un certo punto anche una crisi può essere una boccata d’aria. Se questa è la bandiera del passato da cancellare, per ora sventola ancora. E pazienza se per aver scritto questo non sarò considerato onesto e per punizione non andrò in paradiso.