Cara Clara,
la democrazia non può funzionare se i cittadini non comprendono il perché delle regole. Se non le comprendono tendono a eludere le norme, quando le vedono faticose, e a violarle, quando non rispondono alla loro volontà. Perché la giustizia funzioni è necessario che cambi questo rapporto. È possibile che questa aspirazione diventi realtà? Come può nascere da questo cambiamento una società migliore? Si ha la sensazione di vivere in un luogo dove, sotto l’apparenza delle leggi uguali per tutti, trionfano in realtà il sotterfugio, la furbizia, la forza, la disonestà, una città dove coloro che rispettano le leggi formali vengono scavalcati ogni giorno da coloro che le infrangono: ogni buona azione non resterà impunita! E noi cittadini di una Messina malata, delusa, sconfitta da questa politica furbetta, sappiamo bene il significato di queste affermazioni. Esiste un solo modo per uscire da questa sconfortante e drammatica situazione: riscoprire il senso profondo delle regole che stanno alla base della convivenza civile, ritrovare il punto di riferimento ideale, dei valori di base, a cui si ispira la distribuzione di diritti e doveri, opportunità e obblighi, libertà e limiti di ogni individuo. Il rispetto dei valori della persona è la strada da percorrere, indicata anche dalla Costituzione italiana e dalla Dichiarazione universale dei diritti umani, che prospettano un modello di convivenza orientato al riconoscimento e alla valorizzazione dell’altro. Se i diritti di base sono tutelati, la devianza infatti è meno diffusa, e possono prosperare il dialogo, il confronto e la responsabilità, a vari livelli: politico, professionale, civile e amministrativo. Tutti potrebbero partecipare più compiutamente al bene comune e raggiungere una propria realizzazione personale. Ho provato a raccontare cosa accade nei Palazzi istituzionali messinesi e cosa ne ho ricavato? Isolamento, vendette, cattiverie. Epperò, non mi arrendo. Seguo con attenzione le vostre battaglie perché sono le mie: tu e Lillo Oceano meritate la solidarietà degli ultimi perché siete coraggiosi nel schierarvi contro chi nuoce alla comunità. Sono con voi per abbattere il muro delle bugie a mezzo stampa!
Roberto Gugliotta