Dare la colpa agli altri è il gioco preferito dall’amministrazione comunale di Messina. E “gli altri” cambiano di volta in volta secondo le convenienze.
Fino a poco tempo i colpevoli erano di “quellidiprima”, gli stessi che ora non sono più menzionati dal Sindaco e che si ostina a proteggere.
La prova è la mancata dichiarazione del dissesto. Atto che avrebbe consentito alla Magistratura di far luce sulle passate gestione dell’Ente Pubblico.
Poi la colpa è stata dei disillusi rei di aver osato manifestare dissenso alle scelte del primo cittadino.
Adesso i colpevoli sono i dipendenti comunali accusati dal Sindaco Accorinti e dall’Assessore Mantineo di non aver espletato gli atti nei termini previsti per accedere al finanziamento Regionale per la gestione degli asili nido.
Così, per aver presentato il progetto in ritardo, il Comune perde 80.000 euro e la responsabilità del gravissimo fatto viene scaricata sugli uffici comunali.
Le bugie, però e per fortuna, hanno le gambe corte.
Gli amministratori affermano di aver “esitato l’atto il 20 gennaio e gli uffici hanno avuto dieci giorni per preparare la domanda”, nella speranza che nessuno si accorgesse che il decreto regionale del 22 ottobre per la presentazione delle domande imponeva ai Comuni 60 giorni di tempo per inoltrare le istanze, a partire dalla pubblicazione avvenuta il 21 novembre sulla Gazzetta Ufficiale, e, quindi, che lo stesso 20 gennaio era la data di scadenza del termine perentorio.
“Chi ha sbagliato pagherà” hanno affermato Sindaco e assessore.
Visto che a sbagliare siete stati voi, e non altri, fareste bene a sanzionarvi rassegnando le immediate dimissioni e liberando i messinesi dalla presenza di una giunta di dilettanti allo sbaraglio.
La Federazione provinciale Partito Comunista d’Italia – Messina