La sottoscritta Daniela Faranda, nella qualità di Consigliere comunale, alla luce della perdita di molti finanziamenti indispensabili per la gestione di servizi a favore di minori, anziani e diversamente abili, nonostante le rassicurazioni da parte dell’Assessore delegato, segnalo alla S.V., che in un settore importante e delicato, come quello dei Servizi Sociali, sembra esserci approssimazione e confusione nell’organizzazione interna del Dipartimento ed appaiono poco chiari i compiti, le responsabilità, le modalità di gestione ed il coordinamento. Occorre far rilevare che il Dipartimento Servizi Sociali di Messina gode della presenza di personale tecnico (assistenti sociali) di grande esperienza e professionalità ma in numero di gran lunga insufficiente rispetto alla popolazione, motivo per cui le assistenti sociali non riescono ad espletare i compiti loro attribuiti per legge, che non possono essere delegati a soggetti esterni al Dipartimento stesso.
TUTTO CIO’ PREMESSO, IN RIFERIMENTO:
1. alle recenti notizie di stampa secondo cui il Comune di Messina ed il Dipartimento dei Servizi Sociali non avrebbero accesso ad importanti finanziamenti regionali indispensabili al buon funzionamento del “Sistema di sostegno sociale” alle fasce deboli della città (Fondi Asili Nido Comunali, Fondi PAC, Fondi per i migranti minori non accompagnati, Fondi 328 prima e seconda triennalità), inoltre non si ha notizia di alcun tipo di progettazione atta ad intercettare fondi europei che avrebbero potuto dare respiro alle asfittiche casse comunali;
2. al ritardo con cui il Servizio Sociale del Comune di Messina risponde ai quesiti posti dall’Autorità Giudiziaria a favore dei minori determinando difficoltà per lo stesso Tribunale dei Minori ad esitare Provvedimenti ed Ordinanze a tutela dei bambini in situazione di abbandono, povertà e rischio sociale. Ed ancora, al ritardo con cui gli uffici predispongono e trasmettono le valutazioni per l’acquisizione dell’idoneità all’adozione;
3. alla gestione dei migranti minori non accompagnati;
4. al fenomeno della dispersione scolastica ed agli interventi sui minori infraquattordicenni in situazione di rischio sociale che necessitano del collocamento in Comunità con specifico provvedimento dell’Autorità Giudiziaria, che per legge è di esclusiva competenza del Comune;
5. alle recenti gare d’appalto in seguito alle quali sono stati affidati i servizi a cooperative con ribasso al 100% che, per quanto legittimo, potrebbe pregiudicare la qualità di alcuni servizi e potrebbe essere fonte di danno erariale;
CONSIDERATO CHE
• la legge Regionale 22/86 prevede la presenza di Assistenti Sociali e altre figure professionali secondo il numero di cittadini;
• in atto al Comune di Messina risultano in servizio pochissime Assistenti Sociali di cui alcune in Part-Time, a fronte di circa 150 Assistenti Sociali dei comuni di Catania e Palermo e che presso il suddetto Dipartimento presta servizio personale amministrativo;
INTERROGA il Sindaco per conoscere:
• se sia stato costituito un gruppo delegato alla progettazione ed al reperimento di finanziamenti regionali, ministeriali e/o europei da destinare ai servizi sociali, l’eventuale coordinatore di questo gruppo di lavoro e l’eventuale riconoscimento di emolumenti per lavoro straordinario al personale coinvolto nel reperimento di risorse;
• se sia stato assegnato personale tecnico e/o amministrativo per il monitoraggio ed il controllo dei servizi forniti dalle cooperative per conto del Comune, con particolare riguardo alla qualità dei servizi offerti all’utenza, al rispetto dei diritti contrattuali dei lavoratori ed al pagamento regolare delle loro spettanze;
• il numero di Assistenti Sociali in servizio al Comune di Messina e quante unità in part-time;
• il numero di unità di Personale Amministrativo che svolge servizio presso il Dipartimento Servizi Sociali;
• l’organizzazione del Servizio Sociale, indicando eventuali coordinatori e/o responsabili dei singoli servizi;
• se vi siano Assistenti Sociali esonerate da specifici servizi e/o trasferite ad altri uffici ed in caso affermativo, il numero e le motivazioni;
• di conoscere il carico di lavoro delle Assistenti Sociali, le modalità di affidamento dei casi e le ragioni del ritardo nell’invio di relazioni tecniche all’Autorità Giudiziaria Minorile;
• se tra i servizi attivati ve ne siano in regime di compartecipazione, indicando quali e se sulla compartecipazione si faccia un controllo capillare;
Inoltre, posto che l’arrivo dei migranti è ormai gestito secondo le Linee Guida della Prefettura, chiede di conoscere se:
• siano stati assegnati compiti specifici in questo specifico ambito ed in caso di risposta affermativa, quante assistenti sociali e quanto personale amministrativo e con quali compiti, l’organizzazione del servizio ed il numero d’interventi dalla data di attivazione del servizio (03 marzo 2015) che a tutt’oggi il dipartimento svolge nella gestione dei minori migranti e se sia stata predisposta una reperibilità che prevede, ovviamente, lavoro straordinario;
Riguardo agli “Stati Generali dei Servizi Sociali” chiede di conoscere se:
• l’Assessore abbia condotto le audizioni degli attori Istituzionali per la convocazione dei suddetti “Stati Generali” avvalendosi del supporto tecnico dei funzionari in servizio presso il Dipartimento Servizi Sociali del Comune di Messina, che conoscono perfettamente e direttamente la macchina comunale o se ha preferito avvalersi solo di “esperti” del privato sociale.