I libri e la penna sono le nostre armi più potenti

Mentre il Paese si mette in discussione noi perdiamo tempo dietro la racconta dei rifiuti. Ma chi si dice pronto per rivoluzionare una città non deve aver già un progetto idoneo alla rivoluzione della raccolta? Mentre la comunità riflette sulla bontà della mission del sindaco Renato Accorinti gli studenti delle superiori affrontano un altro tipo di esame: la traccia di italiano di analisi del testo per l’esame di Maturità. La traccia è tratta da "Il sentiero dei nidi di ragno", di Italo Calvino. Quella di argomento generale è su una frase del Nobel per la Pace Malala, la studentessa pakistana ferita in un agguato dei Talebani: "I libri e la penna sono le nostre armi più potenti". La traccia di argomento storico è sulla Resistenza. Forse abbiamo sbagliato tutto. Abbiamo visto il "movimento dal basso" moderato come un rovesciamento del "flusso" eversivo del Sistema Genovese, così saranno felici i censori. Mentre ne è la prosecuzione: degli elementi peggiori. Con segni diversi. Basta così! Basta con questo moralismo èlitario di fine settimana. Ridateci la democrazia cristiana, ridateci la pubblica spartizione dei posti e delle nomine. La Messina dei censori sembra avere le idee chiarissime. I nuovi son brava gente. Per il 77 per cento della popolazione, son gente onesta che nulla ha a spartire con l’affarismo e la corruzione di politici, partiti, enti locali. Baggianate.