TAPPIAMO LA BOCCA CON UN GHIOTTO DOSSIER

Messina depressa e antipolitica? Il nostro è piuttosto un luogo che sta brandendo l’identità come un monolite da giocare contro tutto quello che non rientra in un rigido standard: e dunque fuori tutti, messinesi di colore democristiano, messinesi amici di quellicheceranoprima, messinesi cattolici che credono nella fratellanza, salvi i messinesi atei devoti alla Costituzione e alla libertà di religione e spiriti liberi… Dunque, buddaci brava gente? Non ora, non oggi, non sempre. Saranno forse depressi, saranno antipolitici per istinto o per vocazione, saranno menefreghisti per spirito di conservazione, saranno disillusi per spirito di contestazione, saranno pavidi con i forti e forti con i deboli o alla ricerca dell’uomo forte con il sorriso stirato e pseudogiovanile che li prenda per mano sollevandoli dal peso delle decisioni e della responsabilità collettiva. Ma sono, e questo sta diventando purtroppo una certezza, anche altro: sono un po’ più seri di chi li amministra (male). Epperò, i segnali che arrivano da certe dichiarazioni e da certe cronache che rimbalzano sulle pagine di Fb raccontano di una rivoluzione accorintiana che volge pericolosamente all’intolleranza. Di gente che istiga al ghiotto dossier contro l’avversario per dare una lezione (mamma, che barbari!) Democrazia in salsa rivoluzionaria ammantata di ipocrita legalismo. Ed è solo l’ultima di una lunga serie di atti e dichiarazioni pericolose di cui il gruppo fedele al sindaco Accorinti si sta facendo portavoce nel silenzio generale delle società civile. Ciò che stupisce è che pochi, pochissimi, nella cosiddetta società civile, anche di fronte alle manifestazioni più brutali e vergognose di intolleranza, fanno sentire la loro voce. Quale futuro ha una città arroccata su se stessa che attacca un avversario politico per il solo fatto che la dichiarazione non è piaciuta al sindaco? Messina forse non è depressa come ci raccontano le fotografie che riportano spazzatura, topi, degrado. Ma non è neanche nobile come talvolta si racconta.