Da quando l’Amministrazione Accorinti si e’ insediata, come dimostrano i numeri, l’ATM ha avuto una forte contrazione nel servizio che si traduce nel prodotto di un’azienda di trasporti: I CHILOMETRI. Le dichiarazioni rilasciate alla stampa dall’Amministrazione, nella persona dell’Assessore alla Mobilità Cacciola, e dall’azienda, tramite il DG Foti, e le quotidiane lamentele dei Messinesi dimostrano invece quanto i dati forniti alla Città siano irreali e rischino l’apologia della manipolazione del Cittadino.
La grande opera di cambiamento improntata dal DG Foti e dall’Amministrazione Accorinti non solo, come dimostrano le lamentele degli utenti, non ha migliorato il servizio, ma in termini numerici e nonostante i “bus-fantasma” che scorazzano vuoti la notte lungo la zona Nord e la zona Sud e’ peggiore anche della gestione ATM del Sindaco Buzzanca del 2011 e pressoche’ identica a quella Buzzanca/Croce del 2012.
Riportiamo a tal fine di seguito i dati presentati alla stampa che l’ATM avrebbe brillantemente raggiunto:
1. Da Giugno 2015 ATM garantisce ogni giorno 50 bus in strada, contro i 25 del 2014 e avere più mezzi si traduce in un maggior numero di Km che significa piu’ contributi regionali necessari anche per rispettare le previsioni del Piano di riequilibrio.
2. Nel 2014 ha incrementato i km percorsi dai bus, rispetto a quelli percorsi nel 2013, del 22% e da Gennaio a Maggio 2015 ha ulteriormente incrementato i km percorsi dai bus rispetto al 2014 di un ulteriore 12%.
3. I tram in servizio, passati dai 5 del 2014 agli 8 di oggi, diventeranno 10 entro la fine del 2015. I km percorsi dai tram, rispetto a quelli percorsi nel 2013, sono aumentati del 2%.
4. I titoli di viaggio tra giugno e dicembre 2014 hanno avuto un incremento del 6,24%, mentre i proventi degli abbonamenti rispetto al 2013 hanno avuto una crescita del 15,3%. Ancora meglio nei primi 4 mesi di questo 2015 che conta il 19% in più di biglietti e il 22% in più di abbonamenti rispetto al 2014.
5. I parcheggi Cittadini Cavallotti e Zaera non decollano ma Foti non dispera e volge lo sguardo a Torino dove, racconta, ci sono voluti circa 15 anni per convincere i cittadini ad utilizzare i parcheggi multipiano.
6. Il Contratto di Servizio che attualmente attende di approdare in Consiglio comunale e che aprirà la strada alla possibilità di vendere i biglietti a bordo su tutti i mezzi e rivedere anche i piani tariffari, sia per i titoli di viaggio che per i parcheggi nelle Ztl.
7. Fondamentale è stato il supporto di Gtt che soprattutto all’inizio è stata quasi una garante quando l’Atm è tornata a bussare alle porte sbarrate della Regione o ha provato a riavviare un dialogo con Asstra. Una collaborazione che continuerà agli stessi patti e condizioni con un tesoretto di circa 400 mila euro che l’Atm potrà ancora investire per avere l’aiuto del gruppo trasporti di Torino nell’approvvigionamento dei pezzi o nelle professionalità di tecnici e consulenti.
La Tabella (All. 1) utilizza i dati ufficiali scaricabili dal sito ATM (Bilanci 2011-2012-2013) e le dichiarazioni dei vertici di ATM e dell’Assessore al ramo.
Controllando l’All. 2 rileviamo come invece, ad oggi, le previsioni inserite nel decennale, che regolano anche il valore della bozza del Contratto di Servizio (non ancora approvata dal Consiglio Comunale), non solo non sono rispettate ma a fine anno, qualora la previsione ottimistica del DG Foti di un aumento del 12% del chilometraggio dei Bus rispetto al 2014 si realizzasse, vi sarebbe gia’ al primo anno di decennale una differenza in negativo di quasi 7 milioni di euro (All. 1).
Chiariamo tra l’altro che tale valutazione non tiene presente dell’eventuale aumento del costo di gestione 2014 e 2015.
Dai dati che abbiamo analizzato, si evince infatti che l’Amministrazione Accorinti, rispetto alla previsione del costo dell’azienda inserita nello schema del Piano decennale per il 2013, ha gia’ sforato di quasi 4,6 milioni di euro e dunque se ipotizzassimo un costo identico anche per il 2014 e 2015 (valutazione che consideriamo ottimistica visti gli investimenti per le vetture del tram, bus e consulenze varie in particolare quella alla GTT, le cui modalita’ rispetto alla legge sugli appalti pubblici vorremmo ci fossero chiarite) si arriva ad una differenza negativa rispetto alle previsioni del decennale di oltre 13 milioni di euro (All. 1).
Ciò comporta, dopo neanche un anno dall’approvazione del documento che dovrebbe evitare il default, un errore della previsione dell’amministrazione pari al 25% dei 52 milioni che si immaginava di risparmiare attraverso una maggiore produzione di km ed un maggiore rimborso chilometrico regionale.
Per quanto relativo al numero di bus che Foti dichiara essere ormai in strada informiamo i Messinesi che il 20 Luglio i mezzi messi su strada erano 37 e che la punta massima toccata e’ stata raggiunta il 6 Luglio con 40 bus.
Volendo quindi parafrasare Toto’ e Peppino sembrerebbe che vi sia stata la moria… dei bus!!!!
……….ma è anche vero che i Messinesi non si faranno vendere la Fontana di Trevi!!!
Non solo dunque il numero fornito e’ falso ma non sono previsti neanche i mezzi di riserva, che normalmente vengono stimati con il 20% dei mezzi messi su strada.
Giornalmente inoltre circa il 10% dei bus utilizzati (mediamente 3 o 4 bus al giorno) fanno ritorno in officina per guasti dovuti alle elevate temperature o alle condizioni di vetusta’ dei mezzi.
Ricordiamo inoltre che degli ipotetici 40, e non 50, mezzi su strada ben 24 (8 da Milano e 16 da Torino) sono mezzi acquistati, revisionati ed utilizzati da Atm da meno di un anno.
Senza dimenticare quali devastanti effetti provoca sull’ambiente l’utilizzo di mezzi obsoleti.
Per quanto relativo ai tram in circolazione , invece, il 21 luglio era 3/4 (il che vuol dire che durante la giornata ci sono stati 3 tram con punte di 4, quantità ben diverse dagli 8 tram propagandati) ed in ogni caso meno dei 5 previsti dal Pino di Esercizio estivo.
Se poi, come riferito da DG ed Assessore, entro fine anno avremo a disposizione 10 tram, allora attendiamo con grande ansia di conoscere il valore dell’investimento effettuato tenendo conto che questo grandissimo sforzo economico portera’ i tram di ATM a fine 2015 a fare addirittura meno km di quelli realizzati dal duo Buzzanca-Conte.
In tal senso e sempre per comprendere il limite tra la propaganda ed i fatti, ricordiamo che l’Assessore Cacciola ha preventivato nel PON Metro un costo pari a 10 milioni di euro per il recupero di 5 tram Cityway più la loro manutenzione.
E’ evidente, dunque, che se i tram passeranno, come dichiarato, da 5 a 10 entro il 2015, allora ci ritroveremo 10 milioni di costi aggiuntivi per aver incrementato di poco piu’ di 30 mila km il chilometraggio della tranvia.
In termini economici significa che Atm ha effettuato un servizio inferiore a quello che la tranvia faceva nel 2011 e nel 2012, ha incassato un rimborso chilometrico superiore di circa 150 mila euro ma ha investito “solo” 10 milioni per sistemare le vetture del tram.
Tram che, solo per la cronoca, serve 7,7 km di tragitto in centro citta’!!!
Lasciamo quindi ai Messinesi il giudizio sulla rivoluzione fatta da Foti e Cacciola e su come vengano spesi i soldi della collettività.
Un ulteriore appunto e’ quello legato al numero di autisti poiche’ se ci fossero davvero 50 bus e 10 tram, che come dimostrato puo’ solo essere un auspicio ma non certamente un fatto come raccontato, servirebbero un totale di 240 tra autisti e tranvieri (4 per ogni bus e tram) contro i 163 presenti in pianta organica al 31 dicembre 2013, sempre per rifarci ai dati ufficiali.
Potremmo continuare con la “storiella” del Cavallotti e dello Zaera che come Torino avrebbero bisogno di 15 anni per far breccia nelle abitudini dei Messinesi ma ci piace di più pensare al “Due Obelischi” di Catania, che dopo un paio di settimane dalla sua inaugurazione contava 400 vetture e oltre 5000 passeggeri al giorno, insomma un miracolo!!
Anche i numeri riportati dal DG sul bigliettaggio e gli abbonamenti in crescita pongono questa gestione ben al di sotto degli incassi registrati dalle gestioni, sicuramente fallimentari per la scarsa qualita’ del servizio offeto, del 2011 e 2012.
Chiudiamo chiarendo al Sindaco Accorinti ed ai collaboratori che si e’ scelto che i Messinesi non si fanno prendere per il naso e che esistono fior di competenze che dimostrano come i “superesperti” che vengono dal nord sono inadeguati quanto e di piu’ di quelli che li hanno preceduti.
Chiediamo dunque le immediate dimissioni dell’Assesore Cacciola e del DG Foti non solo per non essere stati capaci di risollevare l’Azienda ed il Servizio di Trasporto Pubblico a Messina ma anche perche’ hanno offeso i Messinesi!
Resta inteso che chiediamo ai Sindacati di vigilare su quanto i numeri, e non certamente noi, dimostrano senza dubbio alcuno, ed al Consiglio Comunale di non approvare lo schema delle previsione del Decennale e gli importi del Contratto di servizio poiche’ anch’essi palesemente errati.
Errati appaiono pure i numeri dei rimborsi regionali associati ai bus poiche’ se il valore del rimborso chilometrico regionale sul gommato e’ pari a 2,54 euro/Km i numeri riportati non quadrano.
Oltre alle moltiplicazioni errate chiariamo al Consiglio Comunale che non sara’ possibile matematicamente recuperare l’enorme disavanzo di 13 milioni poiche’ il limite massimo di chilometri che la Regione riconosce a Messina e’ ormai, dal 2012 (LR.27/2012), pari a 4,6 milioni di Km/anno.
Invitiamo infine la Giunta Municipale tutta ed il Consiglio Comunale ad interrogarsi sul perche’ sigle cosi’ eterogenee e rappresentanti della Politica cittadina distantissimi ideologicamente abbiano condiviso questo intervento.
Le istanze che ci giungono dalla gente sono identiche e la Citta’ e’ stanca e vicina al tracollo.
E’ ora di cambiare rotta e non solo su ATM!
Associazione ADIS Cittadinanzattiva Compagnia del Mezzogiorno Federazione dei Verdi Federazione Nuova Destra
Pippo Frisone Pippo Pracanica Remo Pulcini Raffaella Spadaro Franco Tiano
Insieme per la Sicilia Italia dei Valori LabDem L’Alternativa Possibile
Pippo Isgro Salvatore Mammola Ciccio Barbalace Andrea Carbone
L’Altra Messina Sicilia Democratica Umanesimo e Riformismo reset
Elvira Bordonaro Massimiliano Curto’ Peppe Chiofalo Alessandro Tinaglia
Consigliere V Circoscrizione Consigliere VI Circoscrizione
Paolo Barbera Mario Biancuzzo