di Maurizio Rella
Nel 2013, appena eletto Accorinti, ricordo di riunioni di CMDB affollatissime, l’entusiasmo era tanto. A parte i tanti militanti classici della sinistra "più o meno radicale", che aveva creduto a questa battaglia, c’era tanta "città varia", "città reale", gente entusiasta che si approcciava per la prima volta a quella che si era rivelata una vera e propria "straordinaria rivoluzione " per Messina, per le forme con cui si era originata e sviluppata e per l’inaspettato risultato. Avevamo una sede frequentatissima dove brulicava un rinnovato e ritrovato attivismo. Oggi in quella che fu la storica sede del movimento c’è un negozio di detersivi. Non voglio andare oltre con i ricordi e le riflessioni, oggi la realtà è sotto gli occhi di tutti … il sindaco e la sua giunta sono in caduta libera, ahimè! Il distacco con la città sempre maggiore, consensi e giudizi sottoterra, CMDB ridotta al lumicino. Sostenitori e militanti, attivisti, candidati della lista, esponenti di primo piano, fortemente critici e ormai fuori da questa esperienza. Ma non voglio approfondire ancora quello che mi ha fatto venire voglia di scrivere, è l’amara constatazione che a un mese dall’elezione di Renato, ricordo di quella bellissima esperienza di volontariato, coordinata dal movimento, per la pulizia delle spiagge, che coinvolse centinaia e centinaia di giovani e meno giovani, oggi è nato il gruppo "Riabilitiamo Messina"… un’altra storia… un grande riscontro in città. Non credo che c’entri niente nè Renato Accorinti Sindaco, nè il suo "movimento", nè "Cambiamo Messina dal basso"… c’è la città, la cosiddetta "Società Civile". Nulla a che vedere con i succitati soggetti, anzi, che credo sempre più distanti e irrimediabilmente delusi.