Che classe dirigente ignorante

di Roberto Gugliotta

Che classe dirigente ignorante. In questi giorni mi sono divertito nel constatare la felice ignoranza dei cittadini dello Stretto intorno a se medesimi. Nessuno ha sollevato scandalo per le brutte figure nel ripulire le strade dai topi, né per aver dimenticato periferie e fasce deboli nonostante le promesse elettorali. C’è un sedicente comitato di salvezza messinese che a parole vuole il bene di tutti ma spesso è assente nelle emergenze quotidiane. Non c’è modello, non ci sono regole ma solo slogan. Il disagio nei giovani aumenta, la sfiducia nelle famiglie avanza. Ma loro, la classe dirigente che amministra, resta ignorante. Nessuno ha aperto la bocca per le magre figure che rimediamo in termini di conti, servizi, progetti. Continuando di questo passo saremo tutti dei potenziali barboni. Non leggo nulla del genere ma solo proclami: questa classe dirigente ignorante è figlia della politica di Berlusconi. Ma non solo. Ho anche letto cose pazzesche, stando alle quali dovremmo considerare del tutto rovesciato il destino del popolo buddace, il torto irreparabile e masochista che nutriamo nei confronti di noi medesimi oggi è salvo dal ritorno del calcio in città. Naturalmente ho riso, a buon diritto, sdegnato della nostra ignoranza: non abbiamo classe dirigente, lavoro né assistenza ma dormiamo beati grazie al pallone. Evviva è tornato Re Artù, ma questo è il tempo dell’immagine, e se c’è chi si scandalizza perché qualcuno dorme per strada, in una tenda, si può capire l’irritazione di un grossa fetta di comunità che arriva alla fine del mese senza euro – con debiti da saldare senza alcun servizio – e si considera truffata dalla rivoluzione dal basso. C’è anche il diritto a imporre il rispetto alla propria dignità. Solo un cretino in senso scientifico poteva immaginare una operazione del genere. Bah!