La FPCGIL scrive all’Assessore Baldo Giucciardi e chiede una deroga all’approvazione della dotazione organica entro il 30 settembre 2015. E’ necessario definire il destino del P.O. Piemonte- questa la pregiudiziale posta dalla FFCGIl- al tavolo convocato per concertare la pianta organica del PP..OO-Papardo –Piemonte. Fermo restando che il DG Vullo, è obbligato, in assenza di determinazioni da parte dell’Assessorato alla Salute a trasmettere entro i termini quanto concertato con i Sindacati.
Tra le varie richieste, il sindacato chiede di essere messo al corrente “dei posti che presumibilmente si renderanno vacanti per cessazione dal servizio nel triennio 2015-2017 (piano pensionamento)”.
Si è tenuto questa mattina, presso la sede dell’azienda Papardo Piemonte, l’incontro tra i rappresentanti della Fp Cgil e il direttore generale Michele Vullo, per discutere della pianta organica presentata nei giorni scorsi dal managemente aziendale. Numerose le osservazioni mosse dalla segretaria generale della Funzione pubblica, Clara Crocé, dal coordinatore provinciale della sanità, Antonio Trino e dal coordinatore provinciale della sanità medica, Gugliemo Catalioto, in merito al documento stilato dall’amministrazione sanitaria.
“Analizzando la nuova dotazione organica – affermano i rappresentanti sindacali – emerge che a fronte di 404 dirigenti medici in servizio (al mese di marzo 2015) e 42 posti vacanti, non vi è, alcuna, menzione dell’esistenza di eventuali sanitari in esubero. Nel comparto si evincono invece degli esuberi dei quali vorremmo comprendere meglio il destino”. In particolare per la Fp Cgil “balza agli occhi il dimezzamento del numero degli assistenti sociali, dato in netto contrasto con la delibera di riorganizzazione del servizio di recente pubblicazione. Il personale infermieristico non è assolutamente congruo per garantire una assistenza di qualità in sicurezza, in particolar modo nelle terapie intensive, così come previsto dai moderni dettami del Governo Clinico”. Nel corso dell’incontro il sindacato ha affermato che rispetto a questa specifica criticità, una soluzione potrebbe essere la “creazione delle aree di degenza indistinte secondo il modello della complessità assistenziale, organizzazione in atto non immediatamente fattibile per le ovvie problematiche di natura logistica”. La Funzione pubblica ha inoltre sottolineato come “in alcune realtà si sia utilizzato il parametro max per i dirigenti e min per il comparto e ciò crea problematiche assistenziali, anche alla luce dell’invecchiamento progressivo della popolazione e, conseguentemente, dei potenziali fruitori, che avranno maggiori esigenze. Ci si auspica che il management preveda un numero congruo di Coordinatori per far funzionare tutta l’organizzazione e che faccia uno sforzo maggiore per aumentare il numero dei operatori socio-sanitari”.
Il sindacato intende inoltre essere messa al corrente “dei posti che presumibilmente si renderanno vacanti per cessazione dal servizio nel triennio 2015-2017 (piano pensionamento), come tra l’altro specificatamente richiesto dall’assessorato alla sanità”. Inoltre, un aspetto non trascurabile ma non evidenziato, è il numero dei sanitari che svolgono mansioni amministrative per motivazioni varie, per lo più per problematiche di salute; questi lavoratori continuano ad occupare posti in organico di sanitari ma rimpinguano l’organico amministrativo per cui si ritiene di prevedere queste figure diminuendo magari qualche posto in organico di amministrativo ed aumentando quello sanitario. “Tale soluzione, a nostro avviso, salvaguarderebbe sia i lavoratori che l’organizzazione e non comporta aggravi di spesa”.
Di seguito il prospetto contenente le criticità mosse dalla Fp Cgil presenti nelle singoli unità operative e nei servizi ospedalieri.
MEDICINA GENERALE con annessa GERIATRIA
(dirigenti medici 11+1) 38 POSTI LETTO
A tal riguardo corre l’obbligo di segnalare che nei presidi sede di Dipartimento di Emergenza, quale è l’Azienda Ospedaliera Papardo, deve essere garantita la presenza 24 ore su 24 ore dell’anestesista, del rianimatore, del radiologo, del chirurgo e del medico internista ne discende che è obbligo istituire una guardia divisionale nell’UOC di Medicina interna, per cui si chiede che il personale medico venga implementato di almeno 3 unità.
OSTETRICIA E GINECOLOGIA
(dirigenti medici 18+1) 32 POSTI LETTO
In applicazione del Decreto Assessoriale 1521/13 sulla "Determinazione dotazione organica dei punti nascita" lo standard del personale medico e ostetrico per un centro di II livello con previsione di 1500 parti/anno (12+1 medici/18+1 ostetriche), dotato di pronto soccorso ostetrico-ginecologico H24 (2 medici/2 ostetriche) e di ambulatori specialistici (1 medico), con volumi di attività chirurgica oltre le 30 ore settimanali, (4 medici) necessita di 19+1 ginecologi e di 20+1 ostetriche.
La pianta organica risulta carente di 1 ginecologo e di 2 ostetriche.
CHIRURGIA PLASTICA con annessa MAXILLO-FACCIALE
(dirigenti medici 8+1) 12+2 POSTI LETTO
In considerazione della notevole attività operatoria ed ambulatoriale e considerando che il numero di 8 dirigenti e sufficiente solamente a garantire l’attività di reparto e la guardia attiva si ritiene che sia necessario implementare almeno di 1 unità.
CHIRURGIA TORACICA
(dirigenti medici 6+1) 8 POSTI LETTO.
Il personale medico in dotazione presso l’UOC risulta appena sufficiente a garantire un servizio di reparto H24 (attraverso l’istituto della pronta disponibilità); dotazione che diviene palesemente insufficiente se consideriamo che l’UO vanta un’intensa attività chirurgica, per cui appare necessario implementare l’organico di 1 unità.
OCULISTICA
(dirigenti medici 4+1) 2+1 POSTI LETTO
Tale dotazione organica appare del tutto insufficiente e in palese contrasto con quanto indicato sulle linee guida d’indirizzo regionali emanate dall’assessorato dove viene sottolineato che "Per le unità operative di degenza….che devono assicurare un servizio H24, anche attraverso l’istituto della pronta disponibilità, il livello necessario di personale medico per assicurare l’attività di reparto è pari a sei dirigenti". Pertanto, anche in considerazione dell’attività ambulatoriale e chirurgica svolta dall’UOC, risulta assolutamente necessario un incremento di almeno 2 unità.
PEDIATRIA/NEONATOLOGIA
(dirigenti medici 2+1/5) 8/6 POSTI LETTO
In considerazione dell’attività svolta dall’UOC (assistenza neonatologica e pediatrica, pronto soccorso, attività di Day service (Obesità), screening ecografico delle anche, follow-up del neonato sano, oltre alla notevole mole di lavoro legata al servizio di supporto al PSG per le problematiche di natura neonatologico-pediatriche, nonché per la presenza di guardia attiva si ritiene che il "livello di personale medico per assicurare tutta l’attività istituzionale del reparto è pari a otto dirigenti" (da linee guida d’indirizzo regionali).
Si richiede, inoltre, la realizzazione di una struttura semplice dipartimentale di assistenza al neonato sano dotata di personale sanitario (medici, infermieri e puericultrici) in grado di prendersi carico, nel pieno rispetto della "care", della salute clinica e psichica non solo del nuovo nato ma anche della famiglia che dovrà accoglierlo.
DERMATOLOGIA con HANSENIANI
(dirigenti medici 5+1) 8+4 POSTI LETTO
Non si comprende le motivazioni che hanno indotto questa Direzione ad utilizzare il parametro massimo per il calcolo del personale medico da dotare all’UO, nonostante la Dermatologia rientri tra i reparti a media specialità assistenziale.
EMATOLOGIA con UTMO: L’indice usato per l’assegnazione degli infermieri è quello medio per la totalità dei posti letto, mentre sarebbe stato più opportuno, almeno limitatamente ai posti UTMO, usare il parametro massimo. In ogni caso l’UTMO per esistere ha bisogno di un servizio di tipizzazione e, per quanto a nostra conoscenza, questa azienda possiede il miglior servizio di questo tipo nell’intera regione che ha superato tutte le prove di accreditamento europee previste.
ONCOLOGIA
(dirigenti medici 8+1) 16+6 POSTI LETTO
Non si comprende le motivazioni che hanno indotto questa Direzione ad utilizzare il parametro minimo per il calcolo del personale medico da dotare all’UO, nonostante l’Oncologia rientra tra i reparti strategici in virtù della mission aziendale.
CARDIOCHIRURGIA
(dirigenti medici 10+1) 18 POSTI LETTO.
Non si comprende le motivazioni che hanno indotto questa Direzione ad adoperare il parametro di 0,56 ben lontano dal parametro massimo (0,75) che sarebbe dovuto essere utilizzato per il calcolo del personale medico da dotare all’UO, nonostante la Cardiochirurgia, oltre a rappresentare una specialità ad elevata assistenza rientra tra i reparti strategici in virtù della stessa mission aziendale. Insufficienti i Tecnici della Perfusione Cardiovascolare in quanto dei 4 previsti, uno ha limitazioni funzionali ed un altro è titolare di posizione organizzativa per cui a breve non svolgerà la sua funzione ma quella prevista per la posizione stessa
RADIODIAGNOSTICA
(Dipartimento dei Servizi)
Il numero dei TT.SS.R.M. pevisti è insufficiente visto l’alto numero di metodiche radiologiche da coprire e sulle quali questo management si è speso per incentivare (medicina nucleare) o ha intenzione di incentivare (sala angiografica ibrida); fra l’altro dalla celerità, oltre che dall’accuratezza, di esecuzione degli esami radiologici, dipende, in quota parte, la diminuzione delle giornate di degenza
MCAU con OBI
Insufficiente il numero degli infermieri in considerazione del carico di lavoro (attuale e futuro vista anche la chiusura del Piemonte)
CENTRALE OPERATIVA (CO)118 ed ELIAMBULANZA
Insufficiente il numero di infermieri alla luce della necessità di garantire 3 postazioni fisse in CO
CARDIOLOGIA EMODINAMICA UTIC
Insufficiente il numero degli infermieri in considerazione del carico di lavoro
BLOCCO OPERATORIO: Vorremmo avere contezza della previsione programmatica dell’attività chirurgica, propedeutica alla definizione del fabbisogno di risorse umane
UTIN
(dirigenti medici 8+1) 8 POSTI LETTO.
In considerazione dell’attività svolta dall’UOC (assistenza neonatologica intensiva e semintensiva, nonché del follow-up del neonato patologico, si ritiene che il livello di personale medico per assicurare tutta l’attività istituzionale del reparto dovrebbe essere incrementata di 1 unità. Sarebbe opportuno prevedere altresì un certo numero di infermieri pediatrici. Si ribadisce l’apprezzamento per la lodevole scelta di prevedere la stabilizzazione degli ex LSU in atto contrattualizzati in azienda, argomento molto caro alla scrivente che si è molto spesa, per ciò che attiene al proprio ruolo, per addivenire all’agognato risultato