Prima la siccità, poi le alluvioni, adesso i guasti alle condotte della rete idrica mettono Messina in ginocchio. L’ultima “calamità naturale” (lo smottamento della fiancata di una collina in provincia di Catania) che, arrecando danno alle condutture idriche, ha prodotto l’interruzione dell’erogazione per oltre 3 giorni del prezioso liquido con i conseguenti problemi per la cittadinanza, per gli esercenti, per il turismo e per le pubbliche funzioni. Scuole chiuse, uffici pubblici chiusi, negozi chiusi sono il risultato. Il Partito Comunista d’Italia ritiene che non sia più rinviabile la ricerca di una soluzione definitiva all’annoso problema di approvvigionamento idrico che da tempo immemorabile affligge la città. Dal momento che non si tratta di un evenienza episodica ma ormai ricorrente e con una frequenza preoccupante la federazione messinese del PCd’I ritiene che sia giunto il momento di trovare una soluzione quanto più definitiva possibile. Siamo consapevoli che non spetta a un partito politico individuare soluzioni tecniche ad un problema di questa portata, ma è compito della politica aprire una riflessione su questo tipo di infrastrutture che a Messina non ha mai attecchito per motivi non facilmente comprensibili. Il Partito Comunista d’Italia intende avviare in città un serio dibattito che sia indirizzato a proporre alcune soluzioni che mettano fine al problema “acqua” a Messina e invita l’amministrazione comunale e le forze politiche a fare altrettanto.