A Messina anche i caratteri di trincea si arrendono alla mediocrità. Con il costo della vita che sale si rischia di subire un attacco di panico perché la famiglia di Giacomino bello non potrà (forse) partire per le vacanze, la prossima estate. Per fortuna che c’è Ninetto: nuovo giro di valzer, pronto l’incarico. Silenzio si mangia. Questo è molto giusto. Molto bello. Rappresenta un gran bel complimento per noi buddaci. Aspetta, che adesso può capitare a noi. Tutti ci chiediamo: "Accidenti, che cosa accadrà?"… Certo, in ogni coalizione, ci sono sempre difficoltà, si tratta di conciliare esigenze diverse, origini e finalità differenti. Ah, la politica della pagnotta: colpa nostra! Temo però che non ce lo meritiamo del tutto. Perchè è vero anche il contrario. La città ha bisogno assoluto di tanta memoria buona come segno indissolubile di una vita buona. Di memoria cattiva, impastata di sangue e violenze, di sopraffazioni e silenzi omertosi, di connivenze e grumi maleodoranti di interessi inconfessabili, sono pieni gli archivi e le cronache. Dio mio, quando tutti dicono la medesima cosa, a noi puzza d’imbroglio, di vecchio, di falso. Svegliatevi ragazzi bianchi, verdi, gialli, viola, rossi e neri altrimenti, senza che si offenda nessuno, se questo è quello che dobbiamo attenderci da voi – piccoli geni della politica – se questo è tutto quello che avete da mettere sul piatto, allora ci teniamo ben stretti i vostri genitori.