Spese per droga e prostituzione in aumento. Perchè non legalizzare e incassare anche le imposte?

L’Istat ci fa sapere che la spesa delle famiglie per prodotti e servizi illegali, nel 2013, è stata di 18,4 miliardi di euro, in crescita rispetto agli anni precedenti: l’1,9% dei consumi totali. !4 miliardi spesi per droghe e quasi 4 per la prostituzione, quasi mezzo miliardo per le sigarette di contrabbando. La domanda sorge spontanea: perche’ non legalizzare? Legalizzazione che, per quanto riguarda la prostituzione, è già trend normale e sperimentato positivamente nella maggior parte dei Paesi europei e del mondo. Legalizzazione che, per quanto riguarda invece la droga, dove è già stata avviata (terapeutica e ricreativa), sta facendo registrare successi per tutta la comunità, con reati in calo, maggiori introiti fiscali per lo Stato, prevenzione e sanità sotto controllo. Per capire di cosa stiamo parlando, tralasciando il contrabbando di sigarette perchè è comunque un fenomeno endemico anche in un regime legale. Se ai 18 miliardi di droga e prostituzione applicassimo la percentuale 22 dell’Iva, per lo Stato (e per l’Ue nella sua percentuale in merito, 0,3) sarebbero quasi 4 miliardi (3.960.000.000) di introiti. Poi ci sarebbero le tasse per una serie di redditi di mestieri e professioni collegate, e oggi inesistenti o regalate al mercato nero. A cui aggiungiamo le molto minori spese di polizia e magistratura non più impegnate a perseguire reati e illeciti che non sarebbero più tali. Due+due fa quattro! E la sirena stonata di chi continuerà a raccontarci che così sarebbero aperte le porte alla dissoluzione della gioventù? E’ proprio quest’ultima che risponde con una pernacchia: rifornendosi di sostanze illegali (essenzialmente cannabis) ovunque gli capita, con -e questo sì che è veramente pericoloso- rivolgendosi al mercato nero gestito da varie delinquenze ed esponendosi a offerte di prodotti più lucrativi per chi vende loro la merce ma potenzialmente più dannosi per loro (eroina, cocaina, metamfetamine, etc). Perchè non si procede, e anche speditamente? Tonnellate di inchiostro vengono utilizzate ogni giorno per ricordare i vantaggi della legalizzazione, e noi fra questi con un quotidiano online (http://droghe.aduc.it/), … ma tutto è sempre al palo, e la follia del mercato regalato alle delinquenze nazionali e internazionali, continua ad imperversare. Ora nel nostro Parlamento sembra che qualcosa si stia muovendo, ma è proprio qualcosina pur se ben supportato da centinaia di adesioni di deputati. Qualcosina perchè, rispetto all’urgenza di un intervento in merito, davanti abbiamo solo i tempi e metodi tradizionali, contorti e disseminati di ostacoli e sgambetti, più o meno interessati, per pruriti ideologici ed economici.

Vincenzo Donvito, presidente Aduc