In considerazione dell’ennesima crisi idrica che di è verificata con il guasto alla conduttura nei pressi di Forza D’Agrò che fino al momento sta creando disagi "agli ultimi degli ultimi" come diverse zone del 2^ quartiere in particolare delle palazzine alte IACP di Minissale, Condottieri, Zaffaria, Cep, alcuni condomini a macchia di leopardo di Contesse e Pistunina laddove l’acqua sta giungendo in ritardo infatti l’apporto dell’acquedotto del Fiumefreddo ridotto non ricevendo il quantitativo di liquido dal by pass dell’Alcantara, in quanto sospeso per i lavori effettuati, ha fatto diminuire la portata che per normalizzarsi necessita di più tempo e le zone segnalate quando si dice" l’erogazione è normalizzata" necessitano di ulteriori 24 ore. La crisi idrica delle scorse settimane non va dimenticata in quanto è stata la più grave degli ultimi quarant’anni lasciando profondi strascichi nella città, gli abitanti del 2^ quartiere in particolare hanno sofferto tale crisi in maniera pesante, da ciò si evince che la città di Messina non può fare a meno della utilizzazione dell’Alcantara, costi quel che costi, la Siciliacque, costituita per il 75% da soci industriali Francesi e per il 25% dalla Regione Siciliana, subentrata come concessionaria nel luglio 2004 e fino al 2044 all’Ente acquedotti siciliani (EAS) nella gestione del servizio si dovrà intervenire affinché il prezioso liquido debba essere convogliato tutto su Messina e non versato nel torrente Giampilieri o al servizio di Enna e Caltanissetta e solo per l’emergenza si è provveduto parzialmente a farlo affluire sulla nostra città, tutto ciò è inaccettabile e diventa oggi ancor più incomprensibile come la politica messinese non abbia in tutti questi anni abbia voluto veramente risolvere uno dei più urgenti problemi quotidiani come quello dell’approvvigionamento idrico della città di Messina.
La condotta del Fiumefreddo da sola non è in grado di soddisfare le esigenze idriche degli abitanti peraltro la stessa in più punti del suo percorso sia come tubazione che nei terreni lungo il territorio che attraversa per via del dissesto idrogeologico rispecchia diverse criticità, bisognerebbe trovare le risorse finanziarie per rifare con tubazioni moderne la condotta. Bisogna sottolineare che la città ha poche risorse alternative in casi di guasto della condotta principale del Fiumefreddo, i 200 litri al secondo dalla Santissima e i pozzi cittadini infatti anche in tempi normali non sono sufficienti e difatti si riscontrano disagi nelle ore pomeridiane in particolare dopo le 14 l’erogazione viene interrotta nelle nostre zone. L’afflusso idrico della condotta Santissima non è gestito in maniera adeguata infatti serve in continuità alcune zone che non hanno sofferto per nulla la carenza idrica a differenza delle aree su menzionate, adesso l’AMAM e il Comune dovrebbero provvedere ad operare con qualche accorgimento tecnico a bypassare nel resto della rete idrica l’acqua proveniente dalla Santissima perchè non è giusto che alcune settori della città abbiano il prezioso liquido 24 ore tutto l’anno anche nella scorsa crisi idrica erano fornite e qualche incosciente innaffiava giardini o lavava le proprie auto. Considerato che ancora siamo nella fase invernale e per la prossima stagione estiva date le premesse si prospetta una stagione con notevoli disagi per la cittadinanza per l’approvvigionamento idrico, diventa una esigenza inderogabile la ricerca di altri pozzi in zona e di quelli esistenti chiedo cosa ha fatto l’Amam, oltre a porre un lucchetto nel portoncino, in merito al pozzo di Minissale alto, la portata è di due litri e mezzo al secondo, allorchè la ditta incaricata dalla Protezione civile comunale ha ripristinato la via di accesso a quel pozzo abbandonato una volta ripristinato si potrà collegare alla condotta e servire Minissale alto, altri pozzi sorgono in zona quali quelli che approvvigionavano la ex Birra Messina, quello della villa De Pasquale a Contesse e altri fonti private minori che sorgono nel territorio che bisognerebbe valutare ed eventualmente acquisire, necessita inoltre adeguare il serbatoio del Cep che versa in condizioni non ottimali e ripristinare il serbatoio del nuovo piano di zona a S. Lucia mai utilizzato per rendere più efficiente il servizio idrico.
Il Consigliere capogruppo FI Seconda Circoscrizione
Rosario Santoro