“Se Messina deve a fare nuovamente i conti con i rubinetti a secco deve dire grazie alla Protezione Civile e alla Regione”. Per la deputata M5S all’Ars, Valentina Zafarana, il nuovo guasto alla condotta idrica ha paternità indiscusse. “Da interlocuzioni con Amam – afferma la parlamentare – so che non riusciranno a provvedere alla rifunzionalizzazione completa dell’acquedotto se prima la Protezione civile non provvederà a compattare il fronte di frana. Dal 5 novembre, data dell’ordinanza di Protezione civile, ancora non si vede luce in fondo al tunnel, e il commissario, nonché direttore della Protezione civile regionale, Foti, temporeggia senza ragioni valide e senza avere ancora presentato alcun progetto”. “Non sono da meno – continua la deputata – le colpe della Regione. Non c’è stato nessun impegno concreto da parte dell’assessore Croce, che aveva promesso, urbi et orbi, nei giorni dell’intollerabile emergenza acqua, ben 1.034.000 euro. I 20 giorni stabiliti dall’ordinanza di protezione civile per stanziare fondi regionali a decorrere dal 5 novembre sono scaduti da tempo. Non si scherza con il disagio di una città intera. L’assessore prenda una posizione chiara e dica se i soldi ci sono o no. Anche Accorinti – conclude Zafarana – deve battere i pugni nelle stanze romane, dove spesso si reca, se vuole difendere veramente la nostra città”.