«Speravamo tutti in una conferma della vera “mission” del presidio Piemonte, dall’emergenza-urgenza al Pronto soccorso con tutte le sue specificità». Per la Cisl La legge regionale di accorpamento Piemonte – Irccs non è il massimo e oggi si rivolge all’assessore regionale alla Sanità affinchè assuma con autorevolezza e determinazione una posizione netta per non vanificare i percorsi intrapresi. «L’obiettivo – spiega il sindacato guidato da Tonino Genovese – deve essere quello di dare servizi e garantire la salute del cittadino e dell’utenza che da troppi anni aspetta di conoscere il destino del Piemonte».
La Cisl ha lavorato in silenzio per salvare l’Ospedale Piemonte, tirandosi fuori da quel gioco politico-strumentale messo in campo da più parti.
«. Spiace dover registrare la negligenza dei componenti dell’Assemblea Regionale che, anche stavolta, non guardano l’interesse generale e collettivo, dividendosi ed assumendo posizioni contrastanti che danneggiano solo la Sanità messinese».
Per la Cisl si deve garantire il diritto alla salute e mantenere vivo il Pronto Soccorso e quindi dare attuazione a quanto previsto dalla legge regionale nella parte in cui si dispone che i decreti attuativi devono disciplinare le modalità operative che assicurano il passaggio della disponibilità di immobili ed attrezzature e personale nel rispetto di regole predefinite e concertate. «Ma sicuramente – sottolinea la Cisl – è di fondamentale importanza definire e confermare posti letto e servizi annessi in correlazione al mantenimento e modalità di gestione del Pronto Soccorso generale e i servizi correlati quali attività, strutture, risorse e reparti. La questione immobili è rilevante ma certamente non può essere rilevante quanto la salute del cittadino. Alla Cisl non interessa altro».